Ritorno al Futuro ha una fantastica colonna sonora |
di Luca Ferrari
La potenza del grande schermo per dominare i fendenti del freddo che subito si avvinghiano sulle mani e la pelle del viso. Parole e sguardi invadono i miei pensieri sfidando la brezza del febbraio carnevalesco. Le canzoni si susseguono. Le immagini dei film si spalmano sul tracciato veneziano. Nel cuore del centro storico. E quasi alla cieca piego la fatica, seguendo l’esempio dello Scontro tra titani (2010, di Louis Leterrier) dove il valoroso Perseo (Sam Worthington) colpiva senza guardare la letale Medusa (Natal'ja Vodjanova).
Finalmente si corre. Sulla spinta di alcune delle più belle canzoni di colonne sonore cinematografiche, questa mattina alle 6.40 gli occhi erano già aperti e alle 7.05 ero già per strada. Per i primi passi in Lista di Spagna mi sono affidato all’inizio della mia speciale playlist chiamata banalmente OST con la doppia "Back in Time" e "Power of Love" targate Huey Lewis and the News direttamente dalla magia zemeckiana di Ritorno al Futuro (1985).
Nessun salto di mp3 e ancora anni ’80 con la musica di Danny Elfman formato Beetlejuice (1988, di Tim Burton). La conquista di Strada Nuova viene scandita dall’andatura decisa di "Hungry Eyes" di Eric Carmen dell’indimenticabile pellicola Dirty Dancing (1987, di Emile Ardolino). Ad aggiornare le lancette dell’orologio temporale ci pensa l’inedita coppia formata dalle parole di Elisa e le sonorità di Ennio Morricone con "Ancora qui" al servizio di Quentin Tarantino e Django Unchained.
Non faccio tempo a restare ammaliato dall’ultima canzone che nel momento stesso in cui metto piede in campo S. Bartolomio apprestandomi a “scalare” il ponte di Ri’ Alto scattano le prime note di quella epica "Neverending Story" colonna sonora del film La Storia Infinita (1984 di Wolfgang Petersen). In un attimo sono già che sto volando in cima e oltre insieme al Fortunadrago Falkor e il giovane Bastian.
Lo sforzo si fa sentire visto che è da un pezzo che ho lasciato la gambe nel cassetto. Ci vuole allora qualcosa che renda la mia fatica un atto di coraggio e ribellione. A venirmi subito in soccorso è Tom Hooper e la sua ultima opera Les Misérables, prima con la corale "Do You Hear the People Sing" e poi il sontuoso duetto di "Look down" tra Russel Crowe e Hugh Jackman, canzone questa perfetta come inizio per le future incursioni su strada. Ormai sono arrivato in campo S. Polo e ci vuole qualcosa di leggero e allo stesso tempo adrenalinico prima del sontuoso rush finale.
Il film/musical Mamma Mia (2008, di Phyllida Lloyd) è quello che ci vuole e l’allegria contagiosa "Gimme! Gimme! Gimme!" mette carburante a sufficienza per farmi superare la Basilica dei Frari e imboccare la direttrice stazione puntando ai ripidi scalini del Ponte degli Scalzi. Siamo alla resa dei conti. Adesso ci vuole un qualcosa capace di trafiggere e trionfare. Gloria e sofferenza. Un’esplosione. La mia mente è connessa. Bypassate le prime canzoni di Moulin Rouge! (2001, di Baz Luhrmann), abbraccio fiero la potenza immortale di The Show Must Go On dei Queen cantata da Harold Zidler (Jim Broadbent) e la triste cortigiana Satine (Nicole Kidman).
Outside the dawn is breaking on the stage that holds our final destiny
The show must go on
Inside my heart is breaking/ My make-up may be flaking/ But my smile still stays on
The show must go on/ The show must go on
I'll top the bill, I'll overe kill
I have to find the will to carry on with the On with the On with the show!
The show must go on!
Moulin Rouge! - Christian (Ewan McGregor) soccorre la morente Satine (Nicole Kidman) ma... The Show Must Go On |
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