Thor: The Dark World - il possente Thor (Chris Hemsworth) |
di Luca Ferrari
“Alcuni credono che prima dell’Universo ci fosse il nulla. Ma sbagliano. C’era l’Oscurità. Ed è sopravvissuta”. A impresa conclusa insieme ai colleghi Avengers, il dio del tuono Thor (Chris Hemsworth) faceva ritorno ad Asgard insieme al prezioso (e pericoloso) Tesseract e il fratello Loki (Tom Hiddleston), ammanettato e pronto per essere consegnato alla giustizia.
Un anno dopo una nuova sfida attende l’ex-esiliato spaccone, ora valoroso e saggio e alle prese con la ferocia distruttiva di un’anticha razza guidata da Malekith (Christopher Eccleston). In questa nuova avventura Marvel, Thor: The Dark World (2013, di Alan Taylor), non sarà lui a combattere in trasferta, ma l’amata astrofisica Jane Foster (Natalie Portman).
E se nemmeno l’intervento di Odino (Anthony Hopkins) riuscirà a sistemare le cose, a mali estremi, estremi rimedi. Una volta “qualcuno”, rivolgendosi al capo dello SHIELD, Nick Fury (Samuel L. Jackson), disse: “Devi essere molto disperato per rivolgerti a creature smarrite (Hulk, Thor, Iron Man, Captain America, ndr) come loro”.
Cambia il dirimpettaio ma non la sostanza. “Devi essere veramente molto disperato per chiedermi aiuto” sibila il detenuto semi-divino Loki. “Sappi che se dovessi tradirmi” replica deciso il fratello Thor, senza alcuna voglia di scherzare, “io ti ucciderò”. Ancora due sole parole da parte di Loki che sanno di alleanza. Di promessa.
Quando cominciamo? Una sfida, si. Ma a chi?
Thor: The Dark World (2013, di Alan Taylor) |
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