Cake (2014, di Daniel Branz) |
di Luca Ferrari, ferrariluca@hotmail.it
giornalista/fotoreporter – web writer
La prima intera settimana cinematografica di maggio comincia con le risate a stelle e strisce di Affare fatto (2015, di Ken Scott), il cui titolo in lingua originale, Unfinished Business, curiosamente significa l’esatto contrario (Business incompiuto). Protagonisti della vicenda, un piccolo uomo d’affari (Vince Vaughn) e i suoi dipendenti (Tom Wilkinson e Dave Franco) in trasferta per il colpo finanziario della loro vita. A complicare i piani, la loro ex-capa (Sienna Miller).
C'è molta curiosità per il thriller d’azione The Gunman (2015, di Pierre Morel) con protagonista il premio Oscar Sean Penn e l’italiana Jasmine Trinca, di nuovo sul grande schermo dopo il recente Nessuno si salva da solo (di Sergio Castellitto). Intrighi internazionali tra affari, sangue e progetti umanitari incentrati sull’acqua, l’oro del domani per cui i nostri nipoti si uccideranno (questa non è realtà).
Rocco Papaleo (Basilicata coast to coast, Il nome del figlio) ci ha abituato a una certa leggerezza, seppur non priva di riflessioni, profondità e malinconia. Caratteristiche queste che confluiscono tutte nel drammatico La Voce (2013, di Augusto Zucchi). Storia di un eccezionale imitatore ma poco valorizzato, reclutato dai Servizi Segreti nel nome del bene nazionale. Ma come si dice oltreoceano, “quando sei nella CIA, resti nella CIA”, e ciò vale anche per l'ingenuo Gianni (Papaleo) che scoprirà a suo spese di non poterpiù uscire dalla sua nuova vita, se non per sempre.
Altra pellicola italiana in uscita, Mi chiamo Maya (2015 di Tommaso Agnese). Un intenso viaggio di dei fratelli Niki e Alice 16 e 8 anni, scappati dalla famiglia adottiva. Un tempo avremmo strabuzzato gli occhi, ora è la prassi. L’animazione è di nuovo tra noi, anche se in questo caso trattasi dell’ennesima trasposizione dalla fabbrica manga degli anni Ottanta. A finire sul grande schermo del terzo millennio il robot blu Doraemon, con Doraemon il film – Le avventure di Nobita e dei cinque esploratori (2014, di Shinnosuke Yakuwa).
C’è molta attesa per Leviathan (2014, di Andrey Zvyagintsev), Miglior film straniero ai Golden Globe 2015. Classica storia dove il ricco e potente usa mezzi leciti e illeciti per stritolare il più debole. E se per il primo (il sindaco della città) trattasi di meri affari, per il secondo è una questione di amore per la propria terra, casa e officina che non vuole perdere in nessun modo. Caldamente consigliato a chi, aldilà della storia comunque interessante, vuole bearsi dello scenario naturale della Russia settentrionale.
Nel segno della paura e angoscia, Forza Maggiore (2014, di Ruben Östlund), pellicola ambientata sulle Alpi francesi con al centro della scena una famiglia scandinava che passerà nel giro di pochi giorni dal relax di un week-end montano all’incubo dell’isolamento causa slavina, dove ognuno penserà alla propria “pellaccia”. A cominciare proprio dal capofamiglia Tomas.
È un tunnel di rabbia e disperazione infine quello di Cake (2014, di Daniel Branz), da cui Claire Simmons (Jennifer Aniston) non riesce (vuole) proprio a uscire. Chiunque le stia vicino alla fine la scaccia, gruppo di supporto del dolore incluso. Sarà la morte di uno dei membri di questi, Nina (l'ex-Cenerentola "IntoWoodsiana” Anna Kendrick), a spingerla ancora più a fondo, trovando di lì forse un nuova strada per qualche scampolo di luce. Una Aniston mai così brava e intensa, e infatti per questo ruolo è stata candidata ai Golden Globe 2015 come Miglior attrice in un film drammatico.
E tu, cosa andrai a vedere al cinema? Scrivilo nei commenti a cineluk... e buona visione!
Afare fatto (2015, di Ken Scott) |
The Gunman (2015, di Pierre More) |
Leviathan (2014, di Andrey Zvyagintsev) |
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