..."Cossa femo con 'sti" Avengers: Age of Ultron (2015, di Joss Whedon) |
di Luca Ferrari
Era prevedibile, forse quasi scontato che l'atteso Avengers: Age of Ultron non fosse minimamente all'altezza del predecessore The Avengers (2012), entrambi diretti da Joss Whedon. Nella seconda fatica “Vendicatrice”, i protagonisti, o presunti tali, sono davvero troppi e il tanto temuto Ultron (James Spader) colpisce e scherza in un imprecisato mix di fame distruttiva e spirito di patata.
Rispedite al mittente le mira di conquista dell’asgardiano Loki, gli Avengers si erano scoperti uniti come non mai, amati dalle genti e tutti votati al fare squadra, mettendo da parte i propri limiti e capricci. La nuova avventura si apre contro un vecchio nemico dell’umanità (e di Captain America), l'Hydra, oggi supportata dai poteri indotti dei gemelli Pietro e Wanda Maximoff, alias Quicksilver (Aaron Taylor-Johnson) e Scarlet (Elizabeth Olsen), ansiosi di presentare un vecchio conto all'ex-costruttore di armi Tony Stark (Robert Downey Jr.).
Già Stark, forse è la sua esagerata voglia redenta di proteggere il mondo che lo spinge a voler creare qualcosa più grande di lui, per gentile concessione del “prezzemolo” tesseract. Il risultato? Un robot autonomo e perfettamente funzionale nel voler fare a meno delle sue menti creatrici e di qualche miliardo di esseri umani. Ha inizio così una nuova sfida tra Male e Bene.
Ma che ne è stato delle infiammabili personalità dei protagonisti? Sepolte sotto la retta coperta del fare probo team? In tutto il film (141‘), solo qualche screzio all'acqua di rose come se non fossero più grado di alzare al voce temendo di rompere il fragile idillio. Neanche il ritorno di Nick “S.H.I.E.L.D.” Fury (Samuel L. Jackson) li rianima, ponendosi più come un fiero padre venuto ad assistere alla partita dei propri figli (scapestrati) che non come l’ambiguo capo di un’agenzia potente e segreta.
Avengers: Age of Ultron è un film monotono e piatto. Unica novità degna di nota, la vita privata di Occhio di Falco (Jeremy Renner). Le occhiatine d'intesa tra l'impacciato Bruce Banner (Mark Ruffalo) e la sexy agente Romanoff (Scarlet Johansson) invece, sembrano già opzionabili per una futura versione Marvelliana de La bella e la bestia.
Non so cosa sia peggio poi tra il bagnetto rigenerante di Thor (Chris Hemsworth) o lo spoilerato scontro tra Iron Man e Hulk, superfluo e insignificante per la storia visto che Scarlet aveva già dimostrato di saper “alterare”, diciamo così, il cervello dei Vendicatori. Lungi da me infine voler privare “Doc” Stan Lee dei suoi cameo, però ormai siamo nel solco della monotonia (banale) più totale. Stefano Disegni (vignettista satirico Ciak), me lo sistemi tu questo film?
Di qui al 2019 sono programmati altri 11 lungometraggi firmati Marvel Studios, fra cui il terzo e quarto capitolo dei Vendicatori, Avengers – Intinity War parte 1 e 2. I biglietti potranno anche staccarsi velocemente ma proseguendo su una china così scialba, il pubblico è destinato a calare.
OK, ho assaporato Avengers: Age of Ultron, ma chissà la digestione ora. Pesante minestrone con un rimaneggiato filo d'olio (dicasi sceneggiatura) per amalgamare questi “ribolliti” supereroi. Quanto aveva ragione la Doliwood Films, che dall'alto della sua verace saggezza suggeriva chiaramente di puntare su qualcosa d'altro che avesse almeno una storia da raccontare. E invece no, in casa Marvel "solo effetti speciali e niente cultura". A questo punto non c'è che una soluzione. Torse (trad. prendere) un altro film - Si, ma cosa? Varditeo (trad. guardalo) qua sotto, 'more!
Dai Marvel Studios i Vendicatori "passano" alla Doliwood Films |
Avengers: Age of Ultron - Ultron (James Spader) |
Avengers: Age of Ultron - (da sx) Thor (Chris Hemsworth), Iron Man (Robert Downey Jr.) e Captain America (Chris Evans) |
Avengers: Age of Ultron - Occhio di Falco (Jeremy Renner) |
Avengers: Age of Ultron - la Vedova Nera (Scarett Johansson) e Hulk (Mark Ruffalo) |
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