Il regista Mario Monicelli alla Mostra del Cinema © Federico Roiter |
di Luca Ferrari, ferrariluca@hotmail.it
giornalista/fotoreporter – web writer
95 anni di vita intensamente vissuta, 75 dei quali trascorsi a fare cinema, grande cinema. Il suo nome è Mario Monicelli (1915-2010). Dal primo I ragazzi della via Paal (1935) all'ultimo Le rose del deserto (2006), lì nel mezzo indimenticabili perle tanto di cinema impegnato come La grande guerra al capolavoro della commedia all'italiana in quel mix soave di malinconia e risate dei due capitoli di Amici miei.
E nel nome di quel grande cineasta qual è, la Cineteca Nazionale di Roma ha organizzato un omaggio al maestro. Un ricco cartellone con 16 appuntamenti in programma da martedì 19 a domenica 24 maggio. Tre appuntamenti quotidiani a partire dal pomeriggio fino a venerdì, quindi due ciascuno il sabato e la domenica. Un'esperienza totale dentro l'arte cinematografica di Mario Monicelli:
19.05.15 (h. 17 - 19 - 21)
- Totò cerca casa (1949, 90' - con Totò e Alda Mangini)
- Guardie e ladri (1951, 106' - con Totò e Aldo Fabrizi)
- Risate di gioia (1960, 106' - con Totò e Anna Magnani)
- È arrivato il cavaliere! (1950, 92' - con Tino Scotti e Silvana Pampanini)
- Un eroe dei nostri tempi (1955, 89' - con Alberto Sordi e Franca Valeri)
- I soliti ignoti (1958, 100' - con Vittorio Gassman, Marcello Mastroianni, Totò e Claudia Cardinale)
- Facciamo paradiso (1995, 108' - con Margherita Buy e Philippe Noiret)
- L'armata Brancaleone (1966, 119' - con Vittorio Gassman e Gian Maria Volonté)
- Il marchese del grillo (1981, 132' - con Alberto Sordi)
- Parenti serpenti (1992, 106' - con Marina Confalone e Alessandro Haber)
- La ragazza con la pistola (1968, 99' - con Moniva Vitti)
- Un borghese piccolo piccolo (1977, 121' - con Alberto Sordi)
- Viaggio con Anita (1979, 119' - con Goldie Hawn e Giancarlo Giannini)
- Speriamo che sia femmina (1986, 119' - con Liv Ullmann, Catherine Deneuve e Philippe Noiret)
- La grande guerra (1959, 138' - con Vittorio Gassman e Alberto Sordi)
- Le rose del deserto (2006, 104' - con Silvio Orlando, Michele Placido e Giorgio Pasotti)
Otto i David di Donatello invece: quattro per il Miglior regista, due per il Miglior film (Un borghese piccolo piccolo, Speriamo che sia femmina), uno per la Miglior sceneggiatura (sempre Speriamo che sia femmina) e infine nel 2005 il David speciale. Per tre volte invece si è portato a casa l'Orso d'argento al Festival di Berlino come Miglior regista rispettivamente per Padri e figli nel 1957, Caro Michele nel 1976 e Il marchese del Grillo nel 1982. infine, nonostante le sei nomination all'Oscar come Miglior film straniero, non vi fu mai la gioia di sollevare una di quelle statuette.
Inviato alla Mostra del Cinema di Venezia per differenti testate (il reporter, Granviale.it, La Vetrina di Venezia, cineluk stesso e in ultima il prestigioso settimanale internazionale L'Italo-Americano), mi capitò in più di un'occasione di incrociare sul mio cammino Mario Monicelli. Sguardo fiero. Poco avvezzo alle chiacchiere. Giusto in tempo per prendere qualche appunto e poi ricominciare a leggere la sua imperitura memoria di celluloide.
La grande guerra (1959, di Mario Monicelli) |
Romanzo popolare (1974, di Mario Monicelli) |
L'armata Brancaleone (1966, di Mario Monicelli) |
Il regista Mario Monicelli alla Mostra del Cinema © Federico Roiter |
Venezia, l'ex-sindaco Massimo Cacciari e il regista Mario Monicelli © Federico Roiter |
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