The Dark Knight Rises - Bane (Tom Hardy) contro Batman (Christianl Bale) |
di Luca Ferrari
Il manto bianco che ha ricoperto le strade di Gotham City non allenta l'atmosfera di anarchica vendetta che vi si sta consumando. Nessuna possibilità di redenzione né di salvezza. Per qualcuno è arrivato il momento di far sapere al mondo che cosa ha compiuto e cosa è ancora in grado di saper fare. La promessa sarà mantenuta. Christopher Nolan scrive la parola fine al suo Cavaliere oscuro con The Dark Knight Rises (2012).
La fine più tragicamente gotica lascia spazio a un futuro collettivo con i primi passi mossi nella quiete di un auspicato caffè continentale. C’è chi invece è appena agli inizi con la sua vera identità. È la strada dove vieni capito da tutti per un po’. Poi semplicemente pretendono che tu dimentichi la rabbia. Non funziona così.
In un mondo sempre più alla deriva, la speranza cerca qualcosa di più. Per diventare leggenda e sopravvivere allo stesso tempo bisognerà che uomini e donne della porta (o palazzo) accanto semplicemente smettano di credere che qualcuno fermerà il massacro quotidiano in nome dell’umanità. Adesso i cavalieri dell’oscurità e della luce del sole devono schierarsi dallo stesso lato del campo.
Bruce Wayne (Christian Bale)
si è visto portare via i suoi genitori. La rabbia e l’odio sono
cresciuti. Potevano ucciderlo. Potevano trasformarlo in un efferato
criminale. Ha fatto una scelta. Anche Bane (Tom Hardy), ma opposta. Ingiustizie diverse, ma sempre prepotenze subite. Sopraffazioni patite.
Se per loro due non sembra esserci mai stato il tempo di
scegliere, Selina Kyle (Anne Hathaway) rappresenta al meglio il sentimento della sfiducia umana. In se stessa e negli altri. Prima sottrae una collana di
perle a uno zoppo (...), poi con l’inganno vende Batman alle "cure" di Bane decretandone la possibile morte.
Quando però capisce che il giustiziere mascherato è più di uno sconosciuto che le offre un passaggio su una macchina-astronave, va contro i suoi stessi (presunti) principi e rischia la propria vita per salvare Gotham. Ed è lei, a cavallo del batpod a colpire a morte il forzuto nemico e iniziare una nuova storia.
Quando però capisce che il giustiziere mascherato è più di uno sconosciuto che le offre un passaggio su una macchina-astronave, va contro i suoi stessi (presunti) principi e rischia la propria vita per salvare Gotham. Ed è lei, a cavallo del batpod a colpire a morte il forzuto nemico e iniziare una nuova storia.
C'è una bomba che sta per esplodere. C'è un camion pieno di ragazzini bloccato su di un ponte distrutto da chi doveva proteggerli. Christopher Nolan
ci aveva abituati troppo bene. The Dark Knight Rises (2012),
l’ultimo capitolo della trilogia su Batman è decisamente più leggero
rispetto ai primi due capitoli, ma non meno carico di
simbolismi.
Bane è un villain poderoso ma senza quella strana maschera che gli copre metà viso, passerebbe nell'anonimato. È un mercenario al servizio di chi non prova nessun rimorso all’idea di uccidere migliaia d’innocenti, ossia Miranda Tate (Marion Cotillard). Si è finta amica di Wayne e Lucius Fox (Morgan Freeman), salvo poi pugnalare a tradimento l’uomo-pipistrello rivelando così la sua vera identità: è la figlia Ra’s Al Ghul (Liam Neeson). E la bomba che sta per esplodere era l’obbiettivo della Setta delle Ombre del cui fondatore lei è la diretta discendente.
La tempesta
alla fine è arrivata. E anche qui è passata. E come è stata superata? Di
fronte alle tragedie con che cosa si è replicato? Con altro sangue.
Tirannie abbattute per mettere sopra nuove dittature. Diverse. Più sottili. E allora, dove sono
i semplici James Gordon (Gary Oldman) e i John Blake (Joseph Gordon-Levitt)? Dove sono quelle persone che non si guardano allo specchio la mattina semplicemente perché i propri demoni sono già all'opera. E da qualche parte c'è un bambino che per crescere ha solo bisogno di una parola buona, e qualcuno che lo rincuori anche se la fine è già segnata.
Chi sono dunque i Batman odierni? Se mai ne avesse, chi sarebbero i suoi amici? I troppi chiunque delle mistificate democrazie sono cavi sospesi nel vuoto senza grotte dove cadere.
Non siamo mai stati in tempo di pace perché tutto quello che hai
dentro sarà sempre e solo usato contro di te. Da oggi in poi potrai anche
fare attenzione ai dettagli, ma nessuno offrirà un futuro alla tua anima senza che le catene delle regole colpiscano senza pietà ogni tua singola parola ribelle.
Sotto il mantello del mondo non c’è spazio per affrontare quello che sta succedendo da altre parti. Sopra il mantello di ciascuno c’è una nuova guerra pronta a dichiararsi. Chi saranno i vostri nemici tra una decina d’anni? Con quale megafono ispirerete la paura dentro un messaggio d’intrattenimento? In che modo strapperai loro di dosso l'ingiunzione alla nostra estinzione?
...alzati, alzati, alzati, alzati, alzati, ALZATI! Ho messo il pilota automatico e mi sono celato dietro a un monumento. La concepisci la differenza adesso? C’è solo una fine per il viaggio dei profeti del male.
Sotto il mantello del mondo non c’è spazio per affrontare quello che sta succedendo da altre parti. Sopra il mantello di ciascuno c’è una nuova guerra pronta a dichiararsi. Chi saranno i vostri nemici tra una decina d’anni? Con quale megafono ispirerete la paura dentro un messaggio d’intrattenimento? In che modo strapperai loro di dosso l'ingiunzione alla nostra estinzione?
...alzati, alzati, alzati, alzati, alzati, ALZATI! Ho messo il pilota automatico e mi sono celato dietro a un monumento. La concepisci la differenza adesso? C’è solo una fine per il viaggio dei profeti del male.
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