Think Forward Film Festival |
Nella storia del grande schermo di Venezia non c’è solo la celebre Mostra del Cinema. Da due anni è di scena il Think Forward Film Festival, dedicato all'ambiente.
di Luca Ferrari, ferrariluca@hotmail.it
giornalista/fotoreporter – web writer
Non c’è solo l’impegno ecologico di Leonardo DiCaprio. Non c'è solo il documentario Una scomoda verità (2006, An Inconvenient Truth) dell’ex-vice-presidente statunitense Al Gore o i forum internazionali.
Venezia scende in campo per il futuro del pianeta con la II edizione del Think Forward Film Festival (30 novembre - 1 dicembre 2012), la cui serata di chiusura ospiterà la presentazione dell’Atlantic Rowing Project.
Con ventimila remate nell’oceano, Veit Quack (presente all'evento) e Eran Davidson vogliono dimostrare, in primo luogo, che chiunque può fare la differenza e raggiungere qualcosa di straordinario. Non bisogna essere campioni del mondo o super ambiziosi, ma è sufficiente seguire i propri sogni con determinazione.
Realizzato con il sostegno di Eni e in collaborazione con il Centro-Euro
Mediterraneo sui Cambiamenti Climatici e patrocinato dal Ministero
dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, Comune di
Venezia, Regione Veneto e Legambiente, il Think Forward Film Festival nasce con l’obiettivo di
approfondire, discutere e divulgare attraverso cortometraggi e
lungometraggi, il tema dei cambiamenti climatici e le questioni legate
all’uso dell’efficienza energetica e delle energie rinnovabili.
Eran Davidson e Veit Quack condividono la passione per il canottaggio. Dopo una giornata faticosa in ufficio, niente è più rigenerante della silenziosa scivolata sull’acqua: Natura. Tranquillità. Libertà. E il Wannsee, un placido lago a Berlino, è il luogo perfetto per questa passione. In realtà le canoe strette sono abbastanza instabili. È un attimo capovolgersi per colpa delle onde dei motoscafi e cadere nell’acqua gelida in inverno non è una piacevole esperienza. Ma è stata proprio questa a dare la spinta decisiva: lasciare le acque sicure di Wannsee e lanciarsi verso l’estremo pericolo attraversando le alte onde dell’Atlantico con la piccola canoa.
Il 1 maggio 2013 sarà il giorno. Dalla piccola isola dell’Atlantico, Porto Santo, la rotta si dirigerà a Madeira: 47 chilometri in mare aperto. Con questa spericolata avventura Davison e Quack vogliono attirare l’attenzione sulle conseguenze dell’innalzamento del livello delle acque marine. Per questo scopo si organizzeranno lezioni in collaborazione con il Potsdam Insitute for Climate Impact Research e un progetto cinematografico in collabrazione con GermanWatch. Una storia di passione, rischio e di come sopravvivere malgrado tutto (www.20thousand.com).
Nessun commento:
Posta un commento