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sabato 10 novembre 2012

Ventimila remate per l'Atlantic Rowing Project

Think Forward Film Festival
Nella storia del grande schermo di Venezia non c’è solo la celebre Mostra del Cinema. Da due anni è di scena il Think Forward Film Festival, dedicato all'ambiente.

di Luca Ferrari, ferrariluca@hotmail.it
giornalista/fotoreporter – web writer

Non c’è solo l’impegno ecologico di Leonardo DiCaprio. Non c'è solo il documentario Una scomoda verità (2006, An Inconvenient Truth)  dell’ex-vice-presidente statunitense Al Gore o i forum internazionali. 

Venezia scende in campo per il futuro del pianeta con la II edizione del Think Forward Film Festival (30 novembre - 1 dicembre 2012), la cui serata di chiusura ospiterà la presentazione dell’Atlantic Rowing Project

Con ventimila remate nell’oceano, Veit Quack (presente all'evento) e Eran Davidson vogliono dimostrare, in primo luogo, che chiunque può fare la differenza e raggiungere qualcosa di straordinario. Non bisogna essere campioni del mondo o super ambiziosi, ma è sufficiente seguire i propri sogni con determinazione.

Realizzato con il sostegno di Eni e in collaborazione con il Centro-Euro Mediterraneo sui Cambiamenti Climatici e patrocinato dal Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, Comune di Venezia, Regione Veneto e Legambiente, il Think Forward Film Festival nasce con l’obiettivo di approfondire, discutere e divulgare attraverso cortometraggi e lungometraggi, il tema dei cambiamenti climatici e le questioni legate all’uso dell’efficienza energetica e delle energie rinnovabili.

Eran Davidson e Veit Quack condividono la passione per il canottaggio. Dopo una giornata faticosa in ufficio, niente è più rigenerante della silenziosa scivolata sull’acqua: Natura. Tranquillità. Libertà. E il Wannsee, un placido lago a Berlino, è il luogo perfetto per questa passione. In realtà le canoe strette sono abbastanza instabili. È un attimo capovolgersi per colpa delle onde dei motoscafi e cadere nell’acqua gelida in inverno non è una piacevole esperienza. Ma è stata proprio questa a dare la spinta decisiva: lasciare le acque sicure di Wannsee e lanciarsi verso l’estremo pericolo attraversando le alte onde dell’Atlantico con la piccola canoa.

Il 1 maggio 2013 sarà il giorno. Dalla piccola isola dell’Atlantico, Porto Santo, la rotta si dirigerà a Madeira: 47 chilometri in mare aperto. Con questa spericolata avventura Davison e Quack vogliono attirare l’attenzione sulle conseguenze dell’innalzamento del livello delle acque marine. Per questo scopo si organizzeranno lezioni in collaborazione con il Potsdam Insitute for Climate Impact Research e un progetto cinematografico in collabrazione con GermanWatch. Una storia di passione, rischio e di come sopravvivere malgrado tutto (www.20thousand.com).

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