A casa con i suoi - Paula (Sara Jessica Parker) e Tripp (Matthew McConaughey) |
di Luca Ferrari
Bamboccioni che non ne vogliono sapere di lasciare il nido materno a dispetto di un lavoro e una vita sentimentale (sessuale) attiva? La commedia clonata è servita. A casa con i suoi (Failure to Launch – 2006, di Tom Dey) poteva benissimo essere chiamato "Come lasciare una donna dopo pochi" giorni" o "Come lasciare una donna quando dice – ti amo –".
Troppe le somiglianze con il più originale Come farsi lasciare in 10 giorni (2003, di Donald Petrie), a cominciare dal protagonista Matthew McConaughey. E se nella pellicola più datata risplende una solare Kate Hudson, nella più recente è Sarah Jessica Parker la femmina capace di far perdere la testa al belloccio.
Inganni di cuore sempre e comunque. In principio erano entrambi (uomo e donna) a fare il doppio gioco per motivi di lavoro, in tempi èiù recenti sono i genitori di lui (un buffissimo Terry Bradshaw e una sempre convincente Kathy Bates) a pagare Paula (Parker) per far sì che il trentenne Tripp (McConaughey) abbandoni il tetto familiare.
Le somigliane tra A casa con i suoi e Come farsi lasciare in 10 giorni emergono anche in dettagli. Gli amici di Tripp, l’allergia per le relazioni sentimentali sempre del protagonista maschile e una scena nella macchina con annesso litigio (una volta scoperta la verità) tra McConaughey e la Parker che ricorda terribilmente un analogo battibecco con la Hudson fuori dalla serata di gala, e che in entrambi i casi segna la teorica fine del coinvolgimento affettivo.
Un ulteriore particolare. Sempre nella scena della macchina, McConaughey sborsa 300 dollari alla Parker come pagamento simbolico per la serata nella quale è stata coinvolta, esattamente la stessa cifra che paga alla finta terapista di gruppo Michelle (Kathryn Hahn), in realtà collega di lavoro della Hudson, e che prima dell’inevitabile lieto fine, il buon Ben le ricorda dovergli restituire.
Un ulteriore particolare. Sempre nella scena della macchina, McConaughey sborsa 300 dollari alla Parker come pagamento simbolico per la serata nella quale è stata coinvolta, esattamente la stessa cifra che paga alla finta terapista di gruppo Michelle (Kathryn Hahn), in realtà collega di lavoro della Hudson, e che prima dell’inevitabile lieto fine, il buon Ben le ricorda dovergli restituire.
Parker sotto tono e con pellicole nel proprio curriculum decisamente superiori (inclusi i non eccezionali film di Sex and The City). Troppo classico McConaughey nel ruolo del romantico gigolò sempre affiancato da belle donne, per apprezzarlo veramente. Molto convincente e originale invece il personaggio della lunatica Kit, la simpatica e graziosa Zooey Deschanel.
A casa con i suoi - mamm Sue (Kathy Bates) e papà Al (Terry Bradshaw) |
Nessun commento:
Posta un commento