Lago Film Fest è giunto alla XI edizione |
Andare in bicicletta senza mani. Nuotare sott’acqua e trattenere il fiato. Sfidare il sonno per guardare l’alba. Il coraggio non è la virtù di pochi eroi ma di tutti coloro che vogliono spingere il pensiero oltre i confini dell’esperienza. Anche quest’anno il Lago Film Fest di Revine Lago (Tv) chiama a raduno i suoi spettatori affamati di cinema e arti visive e lancia una sfida straordinaria: quella di mettere le mani in pasta, di dare forma alle idee, di allargare il perimetro di iniziative e risorse.
Con la nuova edizione, la nona, in programma dal 19 al 27 luglio, il festival mette a punto il suo ruolo di player della creatività e sforna un programma di workshop che spaziano dalle arti visive al cinema di animazione per bambini, tenuti da headliner italiani e internazionali. Come Tomás Sheridan, il regista inglese che guiderà un gruppo di documentaristi dietro e davanti la telecamera e svelerà i segreti del reportage per immagini. Perché il Lago Film Fest, che in terra veneta affonda le sue radici, continua a spingere lo sguardo sempre più lontano, ben oltre i confini regionali e nazionali, grazie alle infinite declinazioni della comunicazione Glocal, ai Social network e all’audacia di chi al porto sicuro preferisce mantenere il vento il poppa.
Nessuna latitudine esclusa per il IX Lago Film Fest, dunque, che quest’anno ha confermato il suo appeal per filmaker e creativi di tutto il mondo. Tremila sono infatti i film arrivati al quartier generale di Revine Lago. Quali saranno le opere che supereranno la prima selezione per andare poi a comporre le sezioni internazionale, nazionale, Unicef, Nuovi Segni e Veneto? Quali opere riusciranno a catturare il cuore della giuria internazionale (ancora segretissimi i nomi) tra le cui fila hanno militato in passato Maccio Capatonda, Antonio Rezza, Alberto Nerazzini, Angela Rafanelli? Troppo presto per dirlo. Ma non c’è dubbio che anche quest’anno il Lago Film Fest offrirà una delle più elettrizzanti vetrine cinematografiche indipendenti italiane. Un parco delle meraviglie fatto di celluloide e sogni dove la sperimentazione degli outsider va a braccetto con gli interpreti più rigorosi dei generi e dove gli incubi horror incrociano grazia e dolcezza delle favole per l’infanzia.
Lago Film Fest 2013, il manifesto realizzato da Elisa Delli Zotti |
Manifesto del Lago Film Fest 2013, un’immagine della designer ventottenne originaria di Pordenone, Elisa Delli Zotti, che ha sbaragliato la concorrenza degli altri partecipanti (104 in tutto) al contest lanciato dagli organizzatori. I due laghi (fisicamente realizzati da Elisa e poi fotografati) hanno il sapore genuino della materia e al contempo, grazie all'eleganza dell'impatto minimal, fissano su carta il concetto di geolocalizzazione, quest'anno duplice, di Revine Lago e della Svizzera. Due laghi quindi sospesi, ma bloccati e segnalati da due spilli, uno bianco ed uno rosso, a sottolineare il rapporto e la valenza del progetto Svizzera Mon Amour, grazie alla quale quest'anno potremo vedere a Lago il meglio dell'arte, della grafica, del cinema e della musica made in Switzerland.
Revine Lago (Tv), il pubblico assiste a una proiezione del Lago Film Fest |
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