i film diretti da Baz Luhrmann |
di Luca Ferrari
Passato per i telefilm americani, in qualche solitaria fetta di passato faccio la conoscenza di un attore adolescente nella sitcom Genitori in blue jeans. Lo avrei rivisto poco dopo in Buon compleanno Mr. Grape (1993, di Lasse Hallström) e soprattutto un giorno per caso in Romeo + Giulietta (1996).
Passato per i telefilm americani, in qualche solitaria fetta di passato faccio la conoscenza di un attore adolescente nella sitcom Genitori in blue jeans. Lo avrei rivisto poco dopo in Buon compleanno Mr. Grape (1993, di Lasse Hallström) e soprattutto un giorno per caso in Romeo + Giulietta (1996).
Ancora ignoro che lì dietro la cinepresa ci sia un tal Baz Luhrmann, regista australiano. Romeo and me. Diversi, ma entrambi sofferenti. Lo guardo quasi di nascosto. In privato dalla mia anima. Troppe bisacce legate alle caviglie per condividere anche solo un fazzoletto. L’urlo straziante dello sfortunato innamorato moderno (con i lineamenti sbarbati di Leonardo) riesce perfino a far indietreggiare le mie dispute senza approdi, dove il sangue nasconde la bellezza e le giungle metropolitane al pari degli angoli disabitati non promettono nulla.
La canzone per eccellenza del film è Lovefool, nenia della pop band svedese The Cardigans che MTV, già lanciato allo sfascio, pompa senza tregua. Il film è irreale per certi versi. Una dimensione dove trovo coscienza, e mi rimane incagliato. Rimane lì, sepolto da sonorità rock. Un’ultima tappa con DiCaprio sul Titanic (1997) pilotato da James Cameron, ma il cinema non è ancora nella lista dei miei pensieri. Torno a bordo una seconda volta e mi ritrovo a fine proiezione a rimanere inebetito con le mani dentro il mare. Vago. Ancora e ancora.
Poi un giorno, semplicemente riesplode tutto insieme. Il rock, il cinema, la poesia, Baz Luhrmann. Irrompe Moulin Rouge! (2001) La scintilla diventa un incendio terreno. È l’inizio di un cammino. Ancora innamorati sfortunati, Satine (Nicole Kidman) e Christian (Ewan McGregor). La potenza dell’immagine si mimetizza nella parola. D’improvviso scopro di saper fare ciò che ho sempre fatto.
Da allora il regista dirige Australia (2008) ancora con la Kidman ma non arrivo in tempo sul grande schermo. Il presente invece è oggi. E al varco non c’è solo lui, c’è anche Leonardo Di Caprio. Sono pronto per Il grande Gatsby (2013).
Da allora il regista dirige Australia (2008) ancora con la Kidman ma non arrivo in tempo sul grande schermo. Il presente invece è oggi. E al varco non c’è solo lui, c’è anche Leonardo Di Caprio. Sono pronto per Il grande Gatsby (2013).
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