70. Mostra del Cinema - il regista Bernardo Bertolucci © Biennale foto ASAC |
di Luca Ferrari
Il regista Bernardo Bertolucci (Ultimo tango a Parigi, Novecento, L'ultimo imperatore, The Dreamers) presiederà la Giuria internazionale del Concorso della 70. Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia (28 agosto – 7 settembre 2013), che assegnerà il Leone d’oro per il miglior film e gli altri premi ufficiali.
“Pochi registi, al pari di Bertolucci, sommano alla lunga esperienza il fatto di vivere un presente cinematografico in cui agiscono con le loro opere, di cui s’interessano (esercitando un’inesausta curiosità) e di cui si preoccupano, perché scovare e portare all’attenzione ciò che di vitale si sta muovendo e ciò che di bello sta magari esplodendo, è tra i migliori servizi che il cinema possa fare a se stesso” ha dichiarato il Direttore della Mostra Alberto Barbera, “Anche per questi motivi, Bertolucci è il Presidente ideale per il ruolo importante e delicato che ha generosamente accettato di ricoprire”.
Bertolucci esordì come regista proprio a Venezia con La commare secca (1962) mentre l'anno prima era stato alla Mostra come aiuto regista dell'esordiente Pier Paolo Pasolini con Accattone (1961). In seguito, altre importanti opere di Bertolucci sono state presentate in prima mondiale al Lido: Partner (1968), Strategia del ragno (1970), La luna (1979) e The Dreamers (2003).
Con la sua prestigiosa filmografia, Bertolucci ha ottenuto premi e consensi nei principali festival. Ha stabilito un primato assoluto per un film europeo, aggiudicandosi 9 Oscar con L’ultimo imperatore (1987), primo e unico film italiano a riceverlo per la miglior regia. Il suo più recente film, Io e te (2012), ha riscosso uno straordinario successo di critica e pubblico al Festival di Cannes e ha ottenuto il Nastro d’argento dell’anno 2013 del Sindacato Giornalisti Cinematografici Italiani.
“Ho accettato con allegria di presiedere la giuria della settantesima Mostra internazionale cinematografica di Venezia" ha dichiarato il regista parmigiano, "In una manciata di giorni mi si regala la possibilità di vedere quanto di più interessante sta accadendo nelle cinematografie di tutto il mondo.
Il mio amico cinefilo Alberto Barbera riesce a infilarsi nelle nicchie cinematografiche più misteriose dei più misteriosi paesi del mondo. È la mia seconda volta. Nel 1983 la Mostra celebrava la sua 40° edizione. La mia giuria, composta quasi tutta (tutta) di registi non poteva che premiare Jean-Luc Godard, a cui tutti noi dovevamo tanto e che non aveva mai avuto un premio importante nella sua vita. Allora ai film chiedevo sorpresa e piacere. Non sono molto cambiato".
Il mio amico cinefilo Alberto Barbera riesce a infilarsi nelle nicchie cinematografiche più misteriose dei più misteriosi paesi del mondo. È la mia seconda volta. Nel 1983 la Mostra celebrava la sua 40° edizione. La mia giuria, composta quasi tutta (tutta) di registi non poteva che premiare Jean-Luc Godard, a cui tutti noi dovevamo tanto e che non aveva mai avuto un premio importante nella sua vita. Allora ai film chiedevo sorpresa e piacere. Non sono molto cambiato".
Mostra del Cinema 2011, Bernardo Bertolucci e Marco Bellocchio © La Biennale di Venezia - ASAC |
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