Cenerentola (2015, di Kenneth Branagh) |
di Luca Ferrari
Mai come oggi la vicenda di Cenerentola appare d'incredibile attualità. È la storia di molti di noi, almeno fino a un certo punto. In principio amati, col proseguo della vita sbattuti contro la parte più dura e meschina del mondo. I dolori. I tradimenti. I colpi bassi. Fendenti da ogni direzione, eppure si va avanti con la forza di ciò che si ha dentro. Si combatte e si reagisce fino all'inevitabile punto di rottura. Quando non ce la si fa proprio più e si è pronti ad arrendersi. E se nelle favole arriva in soccorso la Fata Madrina, per noi chi c'è?
A più di mezzo secolo dallo sbarco sul grande schermo del “cartone animato” di Cenerentola (1950, di Wilfred Jackson, Hamilton Luske e Clyde Geronimi), il regista Kenneth Branagh regala alle generazioni dei social network la possibilità di godersi al cinema la favola Disneyana per eccellenza. Senza 3D e concentrandosi solo sulla semplicità della storia di Cenerentola (2015).
Ella (Lily James) è una bambina amabile, spensierata e molto amata dalla sua mamma (Hayley Atwell) e il suo papà (Ben Chaplin), un facoltoso mercante. È gentile con la servitù e ha sempre un occhio di riguardo pure per gli animali della casa, oca e topolini inclusi. Tutto fila nel segno dell'amore fino a quando la madre improvvisamente muore, seguita non troppo tempo dopo anche dal padre.
Questi nel frattempo si è risposato con l'arrivista Lady Tremaine (Cate Blanchett), insediatasi in casa insieme alle sgraziate e viziate figlie, Anastasia (Holliday Grainger) e Genoveffa (Sophie McShera). Col passare dei giorni, da padrona di casa Ella diventa la loro serva fino a essere ribattezzata Cenerentola (poiché sporca di fuliggine) e mandata a dormire in soffitta.
Vessata e umiliata sempre di più, Ella inizia a dare i primi segni di cedimento ed è allora, che durante una rigenerante cavalcata, incontra “l'apprendista” Kit (Richard Madden) che altri non è che il figlio del Re (Derek Jacobi). Tra i due è subito scintilla ma la ragazza deve fare i conti con la dura realtà. Una vita dove i sorrisi non esistono. La goccia che fa traboccare il vaso arriva in occasione del gran ballo del principe, aperto a tutti: nobil donne e popolane.
Dal profondo della sua candida ingenuità e inalterata dolcezza, Ella si presenta al cospetto della madrina e le due sorellastre con un proprio vestito, lasciatole dalla madre. È convinta di poterci andare anche lei ma le tre invidiose non gradiscono, e allora Lady Tremaine le strappa l'abito (in modo più soft rispetto al lungometraggio animato). È la fine. Ella cede alle lacrime. Il male ha vinto. Il bene è sopraffatto. Questa però è una fiaba. Ecco allora arrivare in suo soccorso, in principio sotto mentite spoglie, la Fata Madrina (Helena Bonham Carter).
Ha inizio la magia. Non tutto filerà liscio, è chiaro, ma dentro di sé ormai qualcosa è cambiato. Cenerentola ha trovato un'amica e così una nuoca forza. È stata ricambiata nell'amore. Segregata in casa non si piega né cede ad alcuna lacrima. È caduta, si è fatta male ma con un piccolo aiuto si è rimessa in sella e sa bene che prima o poi quella porta si aprirà. Magari non sarà il suo principe azzurro, ma anche il di lui fedele Capitano (Nonso Anozie) andrà bene lo stesso, specie se la inviterà a provare una “certa” scarpetta di cristallo (realizzata realmente da Swarovski).
L'amore trionfa. Il matrimonio d'interesse preparato dal furbo Gran Duca (Stellan Skarsgård) va in fumo, e i due innamorati si godono il classico happy end mostrandosi per quello che sono. Lei, una popolana. Lui, il nuovo re. Nessun imbarazzo. Nessuna bugia a fin di bene. Come as you are d'altronde suonava-cantava il leader dei Nirvana, Kurt Cobain, di cui il prossimo 28-29 aprile uscirà il primo documentario ufficiale Cobain: Montage of Heck (2015, di Brett Morgen).
In un'epoca così travagliata una spruzzata di magia ci vuole, il tarlo però rimane. Anche Cenerentola aveva deciso di arrendersi ma ce l'ha fatta. Qui sul Pianeta Terra nessuno ha il potere di trasformare una zucca in una carrozza e due lucertole in paggi. Fuori dal grande schermo sono solo “le persone semplici” che possono portare la magia nelle vite degli altri. Ma allora perché lo fanno in così pochi?
Cenerentola - Ella/Cenerentola (Lily James) |
Cenerentola - la perfida matrigna Lady Tremaine (Cate Blanchett) |
Cenerentola - Lady Tremaine (Cate Blanchett) strappa il vestito a Cenerentola (Lily James) |
Cenerentola - Lady Tremaine (Cate Blanchett) al ballo con le figlie Anastasia (Holliday Grainger) e Genoveffa (Sophie McShera) |
Cenerentola - Kit, il principe azzurro (Richard Madden) |
Cenerentola - la fata madrina (Helena Bonham Carter) |
Cenerentola (2015, di Kenneth Branagh) |
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