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venerdì 18 gennaio 2019

Saoirse Ronan regina di Scozia

Maria regina di Scozia - la monarca scozzese Maria Stuart (Saoirse Ronan)
Due donne. Due cugine. Due nazioni vicine. In un mondo dominato da uomini e sotterfugi, due regine provarono a riscrivere la Storia. Maria regina di Scozia (2018, di Josie Rourke).

di Luca Ferrari

Elisabetta Tudor d'Inghilterra e Maria Stuart di Scozia. Nel XVI secolo, dopo la riforma di Enrico VIII e lo strappo col Papato, l'antica terra di Albione ha due regine. Protestante la prima, cattolica la seconda. Entrambe hanno sangue reale nelle vene. Elisabetta e Maria sono cugine. Maria ed Elisabetta sono amiche. Rivali. Sorelle. Due donne al comando supremo di due nazioni in un'epoca dove l'uomo ordiva e tramava. Due donne protagoniste in un mondo che le vuole l'una contro l'altra. Tratto dal libro biografico "Queen of Scots: The True Life of Mary Stuart" di John Guy, è uscito sul grande schermo Maria regina di Scozia (2018, di Josie Rourke).

Maria Stuart (Saoirse Ronan) è la regina di Francia. Due anni dopo le nozze con Luigi XII di Francia, il suo consorte spira il suo ultimo respiri. Potrebbe rimanere lì, accettando la corte di principi di mezza Europa. Lei però ha deciso. Farà ritorno nella natia Scozia. L'Inghilterra però ha già la sua regina, Elisabetta Tudor (Margot Robbie). A complicare le cose, la religione. Una è cattolica e l'altra è protestante. Gli equilibri potrebbero saltare ma allo stesso tempo però, due donne e per di più parenti, potrebbero trovare la strada per un'insolita quanto anomala alleanza. Al contrario i consiglieri sembrano volere tutt'altro, in particolare il fidato William Cecil (Guy Pearce) che vede in Maria solo una minaccia per la monarca stessa e l'Inghilterra protestante.

La diplomazia fa il suo corso. Per Elisabetta c'è un problema di eredi e mariti che non ha né vuole avere. Maria appare più propensa e convola a nozze con Lord Darnley (Jack Lowden), inglese, come aveva richiesto la stessa regina Tudor. Alla corte della donna però, l'ambiguo fratellastro James Stewart (James McArdle) non sembra gradire troppo il panorama che si è andato a creare, cosa condivisa anche alla parte più estrema scozzese che vede nell'essere femminile la rovina della nazione. Fortuna che a fianco di Maria ci sia Lord James Hepburn (Martin Compston), sempre pronto a schierarsi in sua difesa, sommosse incluse, almeno fino a quanto non scoprirà di poter ottenere di più dal vicinanza reale.

C'è tanta sofferenza nella vita di queste due donne, nemiche loro malgrado, e forse più vicine di quello che le parti in causa vorrebbero far credere. In gran segreto arriva l'atteso e quanto mai audace momento di un faccia a faccia (non documentato storicamente, ndr). Le due regine sono vicine e separate. Metafora perfetta delle loro rapporto fino a quel momento fatto di lettere e bisbiglii. Ora sono l'una davanti all'altra. Ignari, i popoli aspettano. Una regina chiede un gesto coraggioso. Una regina risponde con un altro tipo di offerta. Troppo sangue è già stato versato ed è ancora in ballo, e alla fine com'è noto, una testa verrà fatta cadere e l'altra manterrà salda la corona. 

Maria regina di Scozia (2018, di Josie Rourke) è un film importante a cominciare dalla presenza di due delle migliori attici in circolazione. Reduce dalla formidabile performance in Tonya, la cui interpretazione avrebbe meritato qualcosa di più di semplici nomination, Margot Robbie (The Wolf of Wall StreetLa grande scommessaSuicide Squad) alterna passioni represse e la maschera di una Lady che deve anteporre lo Stato a qualsiasi emozione, anche la più elementare. Sempre più lanciata Saoirse Ronan. Fattasi conoscere al grande pubblico fin da giovanissima con Hannah (2011) e Grand Budapest Hotel (2014 di Wes Anderson), si è definitivamente consacrata con Brooklyn (2015), il recente e poetico Lady Bird (2017 di Greta Gerwig) e Chesil Beach - Il segreto di una notte (2018).

La monarca scozzese da lei incarnata è un trionfo di fermezza, passionalità e dolcezza, il tutto ben incarnato dalla lunga chioma rossa, alle volte rigida e impeccabile, e in altre morbida e libertina. E' una donna sola, e sa bene di esserlo, forse anche più della cugina che almeno qualche consigliere leale ce lo ha per davvero. Ha contro tutti, famiglie passata e presente incluse. Le sono fedeli sono le ancelle giunte con lei dalla Francia e l'effeminato cantastorie italiano, poi nominato anche segretario privato, Davide Rizzio (Ismael Cruz Córdova). Maria lotta per cambiare un copione che sembra già scritto, ma è sola. Metafora di un mondo femminile ancora oggi, nel XXI secolo, troppo chiuso dalle maglie di una cultura distorta e di stampo maschilista.

Distribuito da Universal Pictures e prodotto da Focus Features, la pellicola, in questi giorni in moltissime sale italiane, incluso il Multisala Rossini di Venezia, è ora attesa dalle sfide dei premi ufficiali. In attesa dell'annuncio delle cinquine agli Oscar, Margot Robbie è candidata come Migliore attrice non protagonista agli AACTA International Awards, i BAFTA - British Academy Film AwardsSatellite Award e Screen Actors Guild Award. Non poche perplessità sull'assenza di Saoirse Ronan. Ancor più che nel sopracitato Lady Bird, non a caso vincitrice del Golden Globe e candidata agli Academy come Miglior attrice protagonista, la giovane attrice newyorchese classe '94 ha dato ulteriore prova di essere una grandissima artista, regalando a Maria di Scozia una tale forza e incisività da far impallidire anche la l'Elizabeth guerriera Blanchettiana.

Fino a oggi poi, il grande schermo ci aveva  abituato a mostrarci Elisabetta come un po' quella dalla parte del giusto e sempre la più forte. Qui la prospettiva è differente, e la telecamera si sofferma sulla vicenda della monarca scozzese, mostrando una Elisabetta fragile e dubbiosa, non di meno gelosa della forza e dell'aspetto della cugina scozzese. Merito dell'ottima riuscita della pellicola va dato alla regista, la britannica Josie Rourke, alla sua prima incursione sul grande schermo ma con una lunga e solida carriera nel mondo teatrale. Al suo fianco, il navigato sceneggiatore Beau Willimon, esperto di intrighi del potere, vedi la sua mano dietro Le idi di marzo (2011, di George Clooney) e la serie House of Cards.

Maria regina di Scozia (2018, di Josie Rourke) va ben oltre la storia antica, uscito l'indomani della bocciatura della Brexit da parte del Parlamento e la momentanea conferma di Theresa May come Primo Ministro. Giorno dopo giorno il Regno Unito, di cui fanno parte Inghilterra e Scozia, si trova a un bivio cruciale della propria Storia. Come ai tempi delle vicende di Elisabetta e Maria, al timone di comando c'è una donna. Come allora, Inghilterra e Scozia hanno una visione in parte simile e in parte differente. Oggi come allora, ai tempi di Maria regina di Scozia, le decisioni da prendere potrebbero segnare (e segneranno) per sempre il destino di milioni di persone al di qua e aldilà della Manica.

Il trailer di Maria regina di Scozia

Maria regina di Scozia - Elisabetta Tudor d'Inghilterra (Margot Robbie)
Maria regina di Scozia - il consorte reale Lord Darnley (Jack Lowden),
Maria Stuart di Scozia (Saoirse Ronan) e il fratellastro James Stewart (James McArdle)

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