And the Oscars 2019 go to... |
di Luca Ferrari
Ok, signore e signori ci siamo. E' cominciata la 91° edizione dei premi Oscar. Cineluk - il cinema come non lo avete mai letto è in diretta. In questo momento sono le 3,52 del mattino in Italia e sono stati assegnati solo pochi premi. Come da pronostico, Roma (di Alfonso Cuaron) è stato nominato il Miglior film straniero, Spider-Man - Un nuovo universo (di Bob Persichetti, Peter Ramsey e Rodney Rothman) ha vinto come Miglior film d'animazione e Regina King ha agguantato lo scettro per la Miglior attrice non protagonista in Se la strada potesse parlare.
Tra pochissimi saranno assegnati due dei premi che più m'interessano, quelli per la Miglior sceneggiatura originale e non originale. Da giornalista, poeta e amante della scrittura, sono forse quelli che più attendo. Potere alle parole. Le parole e la storia sono la base di un vero e grande film. Let's go!
Intanto però, è il momento di assegnare la statuetta per i migliori effetti speciali che va a... Paul Lambert, Ian Hunter, Tristan Myles e J. D. Schwalm per First Man - Il primo uomo, presentato a Venezia. Break musicale del duo Bradley Cooper/Lady Gaga, buoni per intrattenimento e anche vincere l'Oscar per la miglior canzone, non certo per competere sulla distanza di un lungometraggio con tanto di attori in lizza a discapito, in modo inspiegabile, di attori e attrici come Steve Carell e Saoirse Ronan. Ma ora è il momento di assegnare l'Oscar della Migliore sceneggiatura originale. In lizza ci sono:
- Deborah Davis e Tony McNamara – La favorita (The Favourite)
- Paul Schrader – First Reformed - La creazione a rischio (First Reformed)
- Nick Vallelonga, Brian Currie e Peter Farrelly – Green Book
- Alfonso Cuarón – Roma
- Adam McKay – Vice - L'uomo nell'ombra (Vice)
And the Oscar goes to... Nick Vallelonga, Brian Currie e Peter Farrelly – Green Book. Sono le 4,11 e sono felicissimo. Anzi, minchia se sono felice! Già seconda statuetta per il film dopo quella per il Miglior attore non protagonista andata a Mahershala Ali. Pensare a questo punto che anche Viggo Mortensen possa riuscirci, credo sia molto difficile. Avessi dovuto fare una scelta tra i due compagni di set, avrei preferito quest'ultimo. Non solo per il ruolo, ma anche perché Ali è alla 2° statuetta dopo Moonlight (sempre Miglior attore non protagonista, 2017) e Viggo è ancora a secco.
Sempre presentati da Samuel L. Jackson e Brie Larson, ecco ora le nomination della Migliore sceneggiatura non originale:
- Joel ed Ethan Coen – La ballata di Buster Scruggs (The Ballad of Buster Scruggs)
- Charlie Wachtel, David Rabinowitz, Kevin Willmott e Spike Lee – BlacKkKlansman
- Nicole Holofcener e Jeff Whitty – Copia originale (Can You Ever Forgive Me?)
- Barry Jenkins – Se la strada potesse parlare (If Beale Street Could Talk)
- Eric Roth, Bradley Cooper e Will Fetters – A Star Is Born
And the Oscar goest to... Charlie Wachtel, David Rabinowitz, Kevin Willmott e Spike Lee – BlacKkKlansman. Vittoria meritatissima. "Io rendo omaggio a tutti i nostri antenati" ha sottolineato il regista. Un discorso potente il suo, parlando chiaramente del "genocidio", che le elezioni del 2020 sono vicine e bisogna fare la scelta giusta. Ma soprattutto ha parlato di amore, come scelta. Lo spettacolo deve andare avanti e tra pochissimo verranno assegnati gli Oscar per Miglior colonna sonora e canzone.
Fatto. Il primo a Ludwig Göransson per il cinecomic Black Panther. Scontato che vincerà Shallow (Lady Gaga) e infatti... ovviamente!
Piccolo intermezzo musicale, un mito come Barbara Streisand a parlare di BlacKkKlansman e la sua importanza. Ma ora i vincitori dello scorso anno come Miglior attori protagonisti, Allison Janey e Gary Oldman salgono sul palco a presentare le nomination per il Miglior attore protagonista che sono:
- Christian Bale – Vice - L'uomo nell'ombra (Vice)
- Bradley Cooper – A Star Is Born
- Willem Dafoe – Van Gogh - Sulla soglia dell'eternità (At Eternity's Gate)
- Rami Malek – Bohemian Rhapsody
- Viggo Mortensen – Green Book
And the Oscar goes to... Rami Malek (Bohemian Rhapsody). Dopo BAFTA e Globe, tripletta con l'Oscar. Tutto molto scontato. Vediamo ora con le nomination della Migliore attrice protagonista:
- Yalitza Aparicio – Roma
- Glenn Close – The Wife - Vivere nell'ombra (The Wife)
- Olivia Colman – La favorita (The Favourite)
- Lady Gaga – A Star Is Born
- Melissa McCarthy – Copia originale (Can You Ever Forgive Me?)
And the Oscar goes to... Olivia Colman (La favorita). Di nome e di fatto. E ora mancano gli ultimi due, regia e film. La serata degli Oscar sta per volgere al termine. Ci saranno sorprese? Ecco, ci siamo. E' arrivato Guillermo del Toro, vincitore l'anno passato per Miglior film e regia con La forma dell'acqua, per annunciare le nomination e il vincitore dell'Oscar per la Migliore regia:
- Alfonso Cuarón – Roma
- Yorgos Lanthimos – La favorita (The Favourite)
- Spike Lee – BlacKkKlansman
- Adam McKay – Vice - L'uomo nell'ombra (Vice)
- Paweł Pawlikowski – Cold War (Zimna wojna)
And the Oscar goes to... Alfonso Cuarón (Roma), già terzo Oscar della pellicola dopo il Film straniero e la fotografia. E ora manca solo lui, il Miglior film, che sarà presentato dalla bravissima Julia Roberts, premio Oscar come Miglior attrice 2001 nel film Erin Brockovic - Forte come la verità (di Steven Soderbergh) al fianco del grande Albert Finney, scomparso il 7 febbraio scorso. E ora le nomination del Miglior film:
- A Star Is Born - Bill Gerber, Bradley Cooper e Lynette Howell Taylor
- Black Panther - Kevin Feige
- BlacKkKlansman - Sean McKittrick, Jason Blum, Raymond Mansfield, Jordan Peele e Spike Lee
- Bohemian Rhapsody - Graham King
- Green Book - Jim Burke, Charles B. Wessler, Brian Currie, Peter Farrelly e Nick Vallelonga
- La favorita (The Favourite) - Ceci Dempsey, Ed Guiney, Lee Magiday e Yorgos Lanthimos
- Roma - Gabriela Rodríguez e Alfonso Cuarón
- Vice - L'uomo nell'ombra (Vice) - Dede Gardner, Jeremy Kleiner, Adam McKay e Kevin J. Messick
And the winner is... non ci credo, Green Book di Peter Farrelly, Jim Burke, Charles B. Wessler, Brian Currie e Nick Vallelonga! Un premio meritatissimo per un film, tratto da una storia vera, che ha saputo coniugare rapporti umani e politici, in un'epoca dove la società stava cambiando. Senza facili moralismi né dita puntate, la storia è un viaggio. Un viaggio alla scoperta di se stessi con la mera vicinanza di due culture differenti. Due culture che scopriranno di avere presto qualcosa in comune di estremamente prezioso: il rispetto l'una per l'altra e la forza di sostenersi a vicenda.
Green Book trionfa alla 91° edizione dei Premi Oscar ma non è il solo. Insieme a lui hanno vinto Roma, BlacKkKlansman e Bohemian Rhapsody. Film in apparenza diversi ma accomunati dalla diversità. La diversità che diventa legame e normalità. Diversità che rompe gli schemi e si distacca da un passato, purtroppo ancora troppo vivido anche nel 2019. Mondi separati che trovano la sola strada possibile per costruire un mondo differente: il dialogo. In questo senso gli Oscar 2019 resteranno un'edizione su cui molti dovranno riflettere e ricominciare. Onore alla settima arte.
Green Book, miglio film agli Oscar 2019 |
Nessun commento:
Posta un commento