La bussola d'oro (- Lyra (Dakota Blue Richards) |
di Luca Ferrari
Parole. Trattati. Intimidazioni. Soprusi. Il limite tra Bene e Male è stato spazzato via da troppo tempo ormai. Forse non è mai esistito. Non c’è più nulla. Ogni tentativo di dare un regolamento a queste misere e fantomatiche società è un fallimento totale, spazzato via dalla celata e dominante visione anarchico-egoistica propagata nei secoli.
Fino a un attimo fa ero pensieroso. Poi ho scoperto un’improvvisa voragine di giorni dove anche il più nobile degli urli ribelli è stato risucchiato. La guerra è ancora tra noi. Da una parte, squallidi mercenari mascherati sotto eleganti abiti di sartoria che tutti noi contribuiamo a pagare. Dall’altra, faccendieri manovrati da qualunquiste logiche di pace e bravi solo a scagliarsi contro un avversario che permette ogni dichiarazione. Lì nel mezzo, innocenti su innocenti che hanno commesso l’imperdonabile errore di non essere stati travolti da quegli eserciti più politicamente criticabili.
È tutto qua?!?!?!?
Che esempi lasciamo a chi deve ancora cominciare a combattere? Cosa racconteremo quando tutto sarà finito? Che cosa stiamo facendo per cambiare le cose? Ero assorto nei miei pensieri quando l’improvviso e cortese ritrovamento di alcuni nicchi trasportati da chissà dove, mi ha fatto emergere un rabbioso girarmi controvento.
Ho aspettato che tutta l’oscurità confondesse ogni promessa con estenuanti tempeste oblique, mettendo alla prova la destrezza che diciamo di possedere nei visceri della forza della vita. Solo a quel punto ho cominciato a chiedere chi possedesse ancora la voglia di raccontare, e dove si siano rifugiati quegli orsi corazzati decisi a lottare al nostro fianco fino al crollo dell’egemonia dittatoriale. E perché non si riescono più a rintracciare quei cieli popolati da streghe pronte a sfidare insieme i troppi malvagi Magisterium.
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