La volpe e la bambina (2007, di Luc Jacquet) |
So leggere. So scrivere. Non so individuare le sue tracce. Sono questi i primi pensieri di una bambina che, passeggiando nel bosco, incontra una femmina di volpe. Sono loro i due protagonisti della pellicola La volpe e la bambina (2007 Le Renard et l’enfant, di Luc Jacquet) con la delicata voce narrante del Premio César Isabelle Carré nell'originale francese, il premio Oscar Kate Winslet in quella inglese e la vincitrice del David di Donatello, Ambra Angiolini in italiano.
Basta un momento. Uno sguardo. E la giovanissima protagonista umana, interpretata dalla piccola Bertille Noël-Bruneau, proverà un incredibile desiderio di rivedere l’animale. Di carezzare la sua pelliccia rossastra. Di giocare con lei. Passerà i pomeriggi dopo scuola sopra un grande albero ad attenderla. E l’emozione quando riesce a rivederla, schizza fuori dal grande schermo lasciandoci sentire l’odore della resina. Del sottobosco bagnato.
Gli occhi della volpe (chiamata Titou) e quelli della bambina sono il telescopio naturale che ci permettono di penetrare una realtà fatta di domande. Circospezione. Contatto. Paura. Lealtà. Forza d’animo. La volpe e la bambina è un viaggio in
ogni aspetto della vita. Si percepisce il terrore di Titou quando il suo
cuore batte all’impazzata perchè braccata nella tana da una lince. C’è
spazio per il momento degli amori. Il corteggiamento. Danza e lotta
davanti alla luna piena.
Il trailer de La volpe e la bambina
Sulla
sponda umana c’è l’angoscia provata a causa gli spari dei cacciatori. E
il suo commento fa più male di un proiettile: Il mio parere conta
poco. C’è spazio per il coraggio, quando riuscirà a far scappare un
piccolo branco di lupi che ha circondato la sua “felina” amica.
Può una volpe tenere il broncio? Vedrà i colori come li vedo io? Può una volpe volere bene a una bambina?
Vinta la diffidenza e guadagnatasi la fiducia del piccolo animale
selvatico, le due creature dormiranno insieme nel bosco. Ma la bambina
commetterà il grave errore di volerla addomesticare. Di fare del suo
amore una possessione. E questo suo egoismo porterà il mammifero quasi a
morire. Un vero sentimento, non importa verso chi sia rivolto, deve rispettare la natura dell’altro.
La volpe e la bambia (Le Renard et l'enfant - 2007, di Luc Jacquet).
Risuonano le noti del flauto intagliato. Adesso che mi lavo con l’acqua
del vento, non ho più intenzione di sentirmi inappropriato nel buio
della foresta. Tenetevi pure la sorpresa, il guinzaglio e i pregiudizi.
Troverò da me la porta d’uscita.
La volpe e labambina - gli occhi di Titou |
Le Renard et l'enfant - Bertille Noël-Bruneau e la volpe Titou |
Nessun commento:
Posta un commento