Cose nostre Malavita - Bella (Dianna Agron) e Fred (Robert De Niro) |
di Luca Ferrari
"Devo ancora cambiare nome, che palle". Finisce con questa frase Cose nostre – Malavita (2013, di Luc Besson – The Family il titolo originale). A pronunciarla, lo sconsolato ex-mafioso collaboratore di giustizia, l’italo-americano Giovanni Manzoni (Robert De Niro) al volante nel buio dell’oscurità normanna, mentre si avvia verso una nuova località in terra francese sotto mentite spoglie.
Sono lontani i tempi festanti della Brooklyn dove i Manzoni erano una delle più importanti e potenti famiglie mafiose. Dopo che Giovanni ha mandato in carcere molti della Famiglia con le sue testimonianze, è iniziata un’altra vita e per l’ennesima volta deve affrontare l’integrazione in un posto nuovo.
Dopo l'impegno cinematorafico dedicato al Premio Nobel per la Pace Aung San Suu Kyi con The Lady (2011), il registra d'oltralpe Luc Besson torna dietro la macchina da presa per dirigere Cose nostre – Malavita (2013). Non è facile trattare il tema “mafia”. Besson non lesina né sangue né humour. Il capofamiglia spesso per controllarsi immagina quello che farebbe ai suoi interlocutori (sindaco incluso) e c’è di che avere i brividi. Seduto davanti alla macchina da scrivere, è a dir poco tragicomico nella stesura delle sue memorie dove mette nero su bianco i 10 aspetti migliori della sua personalità.
Guai e lacrime. La famiglia del titolo in inglese non è quella mafiosa dove si è legati da interessi e paure. La vera family è quella di un padre, una madre e due figli. Uniti nelle avversità. Uniti nel ricominciare da zero. Magari ad attenderli nella loro nuova cada non ci sarà il televisore e il contatore della luce sarà ancora staccato ma poco importa. Fred, Maggie, Bella e Warren si vogliono sempre più bene e andranno avanti. Insieme e uniti.
Cose nostre Malavita - Warren (JOhn D'Leo), Maggie (Michelle Pfeiffer) e Bella (Dianna Agron) |
Nessun commento:
Posta un commento