Venezia76 – l’attore americano Brad Pitt © Federico Roiter |
di Luca Ferrari
Venezia76 entra nel vivo. Dopo la brillante inaugurazione affidata a La Vérité di Hirokazu Kore-Eda, presente in laguna insieme alle due protagoniste Catherine Deneuve e Juliette Binoche, ieri è stata la volta del cinema Hollywoodiano con protagonisti Brad Pitt (Snatch - Lo strappo, Allied - Un'ombra nascosta, C'era una volta a Hollywood) e Scarlett Johansson (La mia vita è uno zoo, The Avengers, Don Jon) interpreti rispettivamente dei drammatici Ad Astra (124’) di James Gray e Marriage Story (135’) di Noah Baumback.
Storia ambientata nello spazio estremo il primo. Un viaggio però molto introspettivo che vuole farci riflettere su quanto la realtà della nostra esistenza speso non rispecchi ciò che veramente siamo. Un legame spezzato, interrotto. Si può rimediare e cambiare? C'è "spazio" per rendere l'oscurità solo una parte del nostro egoismo senza esserne inghiottiti? Contesto più metropolitano e meno solitario per la Vedova nera Avengeriana ma non meno doloroso. Di mezzo c’è un figlio per il quale si lotta contro il marito (Adam Driver) per averne la custodia.
La seconda giornata della 76. Mostra del Cinema di Venezia passerà agli annali anche per la consegna del Leone d'Oro alla carriera al regista spagnolo Pedro Almodovar (Donne sull'orlo di una crisi di nervi, La mala educacion, Julieta). Acclamatissimo il Maestro, sbarcato in laguna dopo aver presentato a Cannes il suo ultimo Dolor y Gloria (2019), film che ha fatto vincere ad Antonio Banderas il Prix d'interprétation masculine. Il suo cinema riesce (quasi) sempre a farci sfilare di dosso tutto il superfluo di un presente senza emozioni.
Sempre di più sotto la guida di Alberto Barbera, il festival di Venezia si riscopre capace di mescolare cinema indipendente e grandi produzioni d’oltreoceano. Il pubblico risponde entusiasta, le storie tracciano sentieri. Mostrano coordinate su cui porre la nostra ricerca. Non è solo intrattenimento. C’è qualcosa di più, che ci riguarda tutti. In ognuna di queste esperienze della settima arte c’è un pezzettino di ciascuno di noi. Io sono qui, davanti a loro. Con la penna e l’anima romantica pronti.
Storia ambientata nello spazio estremo il primo. Un viaggio però molto introspettivo che vuole farci riflettere su quanto la realtà della nostra esistenza speso non rispecchi ciò che veramente siamo. Un legame spezzato, interrotto. Si può rimediare e cambiare? C'è "spazio" per rendere l'oscurità solo una parte del nostro egoismo senza esserne inghiottiti? Contesto più metropolitano e meno solitario per la Vedova nera Avengeriana ma non meno doloroso. Di mezzo c’è un figlio per il quale si lotta contro il marito (Adam Driver) per averne la custodia.
La seconda giornata della 76. Mostra del Cinema di Venezia passerà agli annali anche per la consegna del Leone d'Oro alla carriera al regista spagnolo Pedro Almodovar (Donne sull'orlo di una crisi di nervi, La mala educacion, Julieta). Acclamatissimo il Maestro, sbarcato in laguna dopo aver presentato a Cannes il suo ultimo Dolor y Gloria (2019), film che ha fatto vincere ad Antonio Banderas il Prix d'interprétation masculine. Il suo cinema riesce (quasi) sempre a farci sfilare di dosso tutto il superfluo di un presente senza emozioni.
Sempre di più sotto la guida di Alberto Barbera, il festival di Venezia si riscopre capace di mescolare cinema indipendente e grandi produzioni d’oltreoceano. Il pubblico risponde entusiasta, le storie tracciano sentieri. Mostrano coordinate su cui porre la nostra ricerca. Non è solo intrattenimento. C’è qualcosa di più, che ci riguarda tutti. In ognuna di queste esperienze della settima arte c’è un pezzettino di ciascuno di noi. Io sono qui, davanti a loro. Con la penna e l’anima romantica pronti.
Venezia76 – l’attrice americana Scarlett Johansson © Federico Roiter |
Venezia76 – il regista spagnolo Pedro Almodovar © Federico Roiter |
Venezia76 – l’attore americano Brad Pitt © Federico Roiter |
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