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mercoledì 1 agosto 2012

Venezia, dov’è il tuo Museo del Cinema?

No, non c’è! Né a Venezia, Lido o nei paraggi. Il festival dedicato alla settima arte più antico del mondo non ha un Museo del Cinema, eppure gli spazi ci sarebbero. E che spazi, poi!

di Luca Ferrari

E non perché le proposte “dal basso” non siano state fatte. Semplicemente perché non c’è l’intenzione. Adesso vi racconto qualcosa. Siamo alle soglie della 69° edizione della Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica e c’è ancora gente che crede che la rassegna si tenga a Venezia, invece che al Lido di Venezia, due isole separate da quell’elemento chiamato acqua. 

Per uno straniero che arriva nell’isola lagunare non c’è nulla che lo possa indurre a pensare che sia il luogo del più antico festival cinematografico del mondo. Nemmeno un’indicazione. Al massimo qualcosa d'improvvisato da parte di gestori di chioschi, e per di più a evento in corso, per evitare di passare tre quarti del loro tempo a fornire ciò che in realtà latita. E la cosa più assurda è che non esiste nemmeno un negozio di souvenir della Mostra del Cinema, dove poter acquistare foto, cartoline e simili. L’abc del commercio. No, niente di tutto questo.

La crisi economica si è fatta sentire ovunque. Pensare di avere una potenziale miniera d’oro come la Mostra del Cinema e valorizzarla due settimane l’anno è a dir poco ridicolo, e sinonimo o di indifferenza o d'incapacità totale, senza trascurare poi il fatto che due enormi edifici come l’ex-Casinò e il Palazzo del Cinema sono chiusi per la stragrande maggioranza dell’anno, quando invece potrebbero essere propulsori di economia.

Alla Mostra vengono soprattutto giovani. Un trend costante. Parole a parte, nessuno ha mai pensato di realizzare una struttura per loro. Un ostello della gioventù come quello che c’è alla Giudecca, che pur non essendo lontanissimo, non è il massimo della praticità per chi assiste a proiezioni fino a sera inoltrata. Con un ostello si fa cultura. Con un ostello si darebbe la possibilità di mettere a stretto contatto ragazze e ragazzi da tutto il mondo. Ma chi se ne frega, l’importante è salvare l’apparenza. Allora mettiamo ancora quei pacchiani leoni ferrettiani in Gran Viale, così da scimmiottare fantomatici viali hollywoodiani, ma che di fatto hanno ben poco.

E che dire poi del prima e dopo? Cittadini da tutto il mondo, per non parlare di chi studia cinema, farebbero carte false per venire a sperimentare la propria abilità negli scenari lagunari del Lido e Pellestrina, due isole abbandonate a se stesse. Ci sono località negli Stati Uniti che semplicemente perché vi hanno girato dei film sono diventati luoghi cult raggiunti di continuo da turisti da tutto il continente e oltreoceano (giornalista al computer incluso), qui no. Qui, non solo hanno girato pellicole, qui c’è la rassegna più antica del mondo. Ecco, alle volte mi chiedo se sia meglio pensare che la gente sia ingenua o calcolatrice.

Ehi, amanti del cinema, fatevene una ragione. Chi può, a Venezia, non realizzerà mai un Museo del Cinema.

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