Centurion - Quintus Dias (Michael Fassbender) |
Giochi di potere e fili tirati per il proprio tornaconto. L'epopea di Centurion (2010, di Neil Marshall) non è poi così diversa dal presente.
di Luca Ferrari
Un fiume che scorre. Una solitaria abitazione. La guerra lascia la terra. Per il centurione romano Quintus Dias (Michael Fassbender), dopo trante sanguinose battaglie, i doveri verso l’Impero sono finiti. E nel peggiore dei modi. Ricompensato con la sua quasi-morte per ciò che ha compiuto in Britannia. Ora è tempo di una nuova vita. Ma non è l’inizio né la fine. Quello che ha vissuto e combattuto non sparirà nel vento. Almeno non per lui.
Prima le imprese nel nome di una causa, poi ci si accorge che è tutto un bluff. Una messinscena. Echi del Gladiatore (2000, di Ridley Scott). Delicatezza da Ritorno a Cold Mountain (2003, di Anthony Minghella). Non è cambiato nulla dai tempi in cui Roma stritolava il mondo con la sua forza brutale. Allora come oggi c’erano i fedeli soldati. Gl’idealisti delle imprese. Salvo poi scoprire che chi determina e comanda, è il marcio della politica. E se c’è una verità scomoda da seppellire, beh, andrà fatto. Insieme ovviamente a chi la conosce.
Un giorno le aule si svuoteranno e passeremo tutti la notte in strada. Ignorando la fame. Facendoci beffe del caldo. Un giorno ogni edificio si svuoterà e sarà come iniziare a vivere per la prima volta. Ci tatueremo in modo indelebile i nostri occhi spaventati sulla persona accanto a noi. Le aquile ci passeranno a fianco con la sola forza delle proprie zampe, ignorando di poter utilizzare le ali. Sì, andrà certamente così. Un giorno.
Il trailer di Centurion
Centurion - Etain (Olga Kurylenko) |
Centurion (2010, di Neil Marshall) |
Nessun commento:
Posta un commento