Il fondamentalista riluttante - Jim Cross (Kiefer Sutherland) ammonisce Changez (Riz Ahmed) |
di Luca Ferrari
La 69° edizione della Mostra del Cinema di Venezia è stata battezzata con il film nella sez. fuori concorso Il fondamentalista riluttante (2012, di Mira Nair). Uno dei personaggi principali è l’alfiere del capitalismo aziendale Jim Cross interpretato da Kiefer Sutherland. L’attore londinese classe ’66, figlio d’arte di Donald, ha avuto e sta continuando ad avere una ricca carriera in televisione (vedi serie 24 e Touch) e sul grande schermo, iniziata questa dall'ormai lontano Young Guns (1990, di Christopher Cain).
Della sua densa galleria di personaggi interpretati c’è un ruolo cult che lo ha reso leggendario, il fanatico marine tenente Jonathan Kendrick di Codice d'onore (1992, di Rob Reiner). E quello stesso sguardo feroce oggi è ritornato. Proprio nella pellicola che ha aperto il Festival veneziano. Imbufalito per la decisione del suo pupillo Changez Khan (Riz Ahmed) di non “tagliare” un’antichissima libreria di Istanbul poiché improduttiva, gli si rivolge contro intimandogli senza mezze parole di tornare al suo fottuto lavoro.
Vent’anni fa, in Codice d’onore (A few good men) quella stessa prepotente arroganza si scagliava gelida contro un suo mal capitato (quasi) collega. Lui era il tenente Jonathan Kendrick e insieme al colonnello Nathan Jessep (Jack Nicholson) formava una coppia di alto grado di folli militari stanziati a Guantanamo, Cuba, disposti a tutto pur di servire la Patria.
Dopo aver constatato il decesso del soldato semplice William Santiago, l’avvocato tenente della Marina Daniel Caffee (Tom Cruise), dai modi decisamente più casual e molto poco marziali, gli si rivolge garbatamente, domandando: Tenente Kendrick, posso chiamarla John? E lui, togliendosi gli occhiali da sole, in mimetica e con i capelli rasati al minimo, risponde gelido: No, non può!
E continuando poi nella sua follia nazionalistico-religiosa, spiega le ragioni di questa strana morte del soldato di fanteria: "Io credo in Dio padre e suo figlio Gesù Cristo, e proprio per questo posso dirle che il soldato Santiago è morto ed è una vera tragedia, ma è morto perché non aveva un codice di condotta. È morto perché non aveva onore, e Dio lo vedeva”.
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