A Christmas Carol - il vecchio Scrooge (Jim Carrey) guarda affettuoso il piccolo Tim Cratchit (Ryan Ochoa)
L'intramontabile storia (canto) di natale portata sul grande schermo da un Maestro della settima arte, in versione animata. A Christmas Carol (2009, di Robert Zemeckis).
Si può cambiare del tutto e sinceramente la propria esistenza in una sola notte? La maggioranza non sarà d'accordo, qualcun altro si. È quello che accade nella solitudine di un'abitazione a Londra dove vive un uomo avaro e insensibile all'amore. Un uomo cui un vecchio amico ha voluto dargli una seconda chance. Un uomo, che a ben guardare la sua storia, si era rintanato nell'avidità. Adesso però è arrivato il momento di riappropriarsi della vita. Questo è il magico tempo di A Christmas Carol (2007, di Robert Zemeckis).
Londra, 1843. È la vigilia di natale e tutti si apprestano a festeggiare. Nel suo austero ufficio Ebenezer Scrooge (Jim Carrey) borbotta e si lamenta. Accumula danaro. Alcuni anni or sono, in questo stesso giorno di festa, morì il socio Jacob Marley. Sbattutii fuori senza il minimo rimorso due uomini venuti a raccogliere soldi per i bambini poveri, fa la stessa fine il suo unico nipote, Fred (Colin Firth). Ebenezer è acido e rabbioso. A dispetto della sua umile condizione, il segretario Bob Crachit (Gary Oldman) non vede l'ora di tornare a casa dalla sua famiglia
Bob ha freddo e ha un grosso peso nel cuore. Il suo figlio più giovane, Tim (Ryan Ochoa), è gravemente malato e il magro compenso che l'odioso Scrooge gli passa, non è sufficiente per fargli avere le cure necessarie. Oggi non ha importanza. Questa notte Bob Cratchit vuole solo scaldarsi attorno al fuoco con moglie e figli. Bob Cratchit saluta il suo padrone e travolto da spirito fanciullesco, si lancia a pattinare sulla strada ghiacciata finendo a terra con tanto di risate. Eccoli, sono tutti lì. Insieme. A condividere un'umile oca al forno. Non ha importanza. Sono insieme e si vogliono bene. Questo è lo spirito del natale.
Scrooge intanto se ne torna acido e insofferente nella propria abitazione. Consuma la sua zuppa davanti al fuoco. Messosi a letto, un sinistro rumore da dietro la porta inizia a farsi largo. Un incubo? Un'allucinazione? No, è tutto reale. Ciò che gli si presenta davanti è lo spirito dell'ex-socio Jacob Marley. Il suo volto è terrificante ed è legato a pesanti catene con macigni. E' il peso della ricchezza più avida. E' il peso dell'accumulo di danari in barba ai sentimenti. E' il peso eterno che Jacob Marley dovrà portare con sé. Un destino questo che attenderà l'ancor più spietato Ebenezer Scrroge, a meno che...
Già, a meno che... Marley non è venuto in visita sul pianeta dei vivi a terrorizzare il suo vecchio amico ma a regalargli una speranza. Se è impressionante il peso di Jacob, Ebenezer è già andato ben oltre e gli resta ancora da vivere. Ecco dunque l'offerta. Questa notte sarà visitato da tre spiriti: quello del natale passato, presente e futuro. Se al termine di questa esperienza l'uomo sarà sinceramente cambiato, forse qualcosa muterà. Ma può un uomo così, capace di disprezzare perfino chi canta per le strade gli auguri di natale e sbattere in faccia la porta a chi viene a raccogliere fondo per i più bisognosi, cambiare in una unica notte? Certo è la notte di natale e può accadere di tutto.
Uno dopo l'altro gli spiriti si presentano al vecchio Ebenezer andando a risvegliare ciò che ormai aveva sommerso col cieco frastuono delle sterline sonanti. Ogni natale rivissuto è uno squarcio nel suo cuore rinsecchito. Ogni viso dimenticato nel nome del soldo è una corsa nel precipizio. Ogni lacrima inghiottita dall'ennesimo aumento di capitale si fa pesante domanda nella testa di quest'uomo, tanto ricco quanto miserabile nell'anima. Gli spiriti non fanno sconti, mostrandogli ciò che è stato, ciò che è e ciò che sarà se la vita dovesse continuare su questi tragici binari.
Scrooge, che fino a poco fa denigrava il natale così come tutti coloro che intendevano festeggiarlo definendolo senza mezzi termini, scempiaggini, adesso vacilla. Forse ha paura, o forse il film della sua vita già vissuta lo spaventa davvero più di cosa lo aspetta nell'aldilà alla strega (e peggio) del socio Marley. Ebenezer Scrooge scopre così quanto dolore ha causato con la sua vita. Ebenezer Scrooge scopre così quanta gente potrebbe stare meglio se la sua vita iniziasse a volgere verso il sole invece che rimanere imbruttita e chiusa nell'oscurità. Al vecchio Ebenezer Scrooge è stata offerta una rara chance. Ciò che succederà l'indomani, la mattina di natale, va vissuto insieme a lui.
Immaginare un natale senza A Christmas Carol (2009, di Robert Zemeckis) è pura cine-blasfemia. La favola per eccellenza del 25 dicembre è stata presa da un maestro della settima arte (Ritorno al futuro, Forrest Gump, Allied - Un'ombra nascosta) e portata nel XXI secolo con l'animazione realizzando un cult senza tempo. Con i personaggi adattati ai volti degli attori originali, lo Scrooge-Carreyano è inarrivabile per odiosità. A dir poco strazianti invece, le lacrime di un padre (Cratchit-Oldman) che sa benissimo di non poter curare il proprio figlio e che presto morirà.
Tutti abbiamo un vissuto natalizio che vorremmo riscrivere e non è mai troppo tardi per cambiare qualcosa. A guardare A Christmas Carol (2009, di Robert Zemeckis) si viaggia insieme ai tre spiriti pensando al proprio passato, presente e futuro. Ci si guarda dentro. Si soffre e si piange. Si sorride anche, lo speriamo ma ciò che alla fine resta è la speranza che il domani possa davvero essere diverso se invece di chiudere la porta al mondo, si spalanchino le finestre chiedendo a un giovane ragazzino che giorno sia, e da lì in poi scendere in strada facendo della propria vita un nuovo e coinvolgente atto di umano amore.
Guardo A Christmas Carol (2009, di Robert Zemeckis) e vorrei già essere alla fine di questa grandiosa storia scritta da Charles Dickens (1812-1870) e raccontata in versione classica, con attori cioè in carne e ossa, nel recente e commovente anch'esso Dickens - L'uomo che inventò il Natale (2007, di Bharat Nalluri con Dan Steven nei panni dello scrittore inglese e il premio Oscar, Christopher Plummer, in quelli di Scrooge). Riguardo A Christmas Carol (2009, di Robert Zemeckis) e attraverso i miei demoni nel corso delle visite soprannaturali, lasciando che il mio cuore muoia e si rianimi ogni volta. Ripensando a chi non c'è più, chi c'è ancora e chi ci sarà.
Ho appena finito di rivedere A Christmas Carol (2007, di Robert Zemeckis). Ricordo ancora la prima volta. Era l'ultimo spettacolo dell'ultimo giorno di programmazione. Il natale era già passato. Da allora è passato parecchio tempo e quello che sto vivendo oggi è esattamente ciò che ho sempre sognato. Vivere ogni giorno insieme a persone che amo e da cui sono amato. E' sabato mattina, e mi sto gustando degli ottimi pancake fatti in casa. È capitato altre volte e capiterà ancora. Ma vivere tutto questo a ridosso dal giorno di natale, è quanto di più speciale possa esserci al mondo. Il rendermi conto di questo, è il più bel regalo che possa fare a me stesso.
Il trailer di A Christmas Carol
A Christmas Carol (2009, di Robert Zemeckis)
A Christmas Carol (2009, di Robert Zemeckis)
A Christmas Carol - dall'oscurità emerge il truce Ebenezer Scrooge (Jim Carrey)
A Christmas Carol - Scrooge (Jim Carrey), Crachit (Gary Oldman) e Fred (Colin Firth)
A Christmas Carol - lo spirito di Jacob Marley (Gary Oldman) parla a Scrooge (Jim Carrey),
A Christmas Carol - Scrooge (Jim Carrey) perplesso
A Christmas Carol - una piccola parte delle catene di Jacob Marley (Gary Oldman)
A Christmas Carol - lo spirito del natale passato e Scrooge (Jim Carrey)
A Christmas Carol - Scrooge (Jim Carrey) in compagnia dello spirito del Natale passato
A Christmas Carol - un giovane Ebenezer (Jim Carrey) danza con Belle (Robin Wright)
A Christmas Carol - lo spirito del Natale presente
A Christmas Carol - Scrooge (Jim Carrey) in compagnia dello spirito del Natale presente
A Christmas Carol - l'umile famiglia Cratchit riunita la notte di natale
A Christmas Carol - Scrooge (Jim Carrey) osserva la famiglia Cratchit riunita la notte di natale
A Christmas Carol - il lugubre spirito del Natale futiro
A Christmas Carol - Tre uomini d'affari sghignazzano di qualcuno che è scomparso
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A Christmas Carol (2009, di Robert Zemeckis) è tratto dal racconto Canto di Natale di Charles Dickens
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