Love Actually - la romantica dichiarazione d'amore di Mark (Andrew Lincoln) a Juliet (Keira Knightley)
Natale è (anche) una romantica incursione sentimentale nella City di Sua Maestà. Un cast corale per la fiaba metropolitana di Love Actually - L'amore davvero (2003, di Richard Curtis).
Un marito poco attento all'amore coniugale, da una parte e uno troppo fiducioso, dall'altra. Una rock-star decisa a rilanciarsi nel nome dell'onestà lucrativa più spicciola. Un amore nascosto, uno ancor più giovanile pronto a esplodere e anche un sentimento che resterà tarpato per sempre. Dovunque si guardi Love Actually (2003, di Richard Curtis), c'è sempre un amore per cui lottare e in cui credere. Ci sarà qualche inevitabile caduto, ma quella costante ricerca/speranza di avere qualcuno vicino per il resto della nostra vita, c'è e ci sarà sempre. Quale che siano le insormontabili difficoltà che ci si presenteranno davanti, prendiamo esempio tutti dal mantra natalizio del giovanissimo Sam e... sputtaniamoci per amore!
Londra, periodo natalizio. Tante storie s'incrociano. Dove finisce una, ecco l'amico e/o parente in comune che ne fa ripartire un'altra. Dove inizia la disfatta di uno, è il trionfo dell'altro. A guidarli tutti però, la scia di Cupido. Mai come a natale si desidera un solo e unico regalo sotto l'albero: l'amore e la sincerità di cuore del proprio compagno/a. Perno nevralgico dell'intera vicenda, Karen (Emma Thompson), sposata con due figli. Purtroppo per lei, scoprirà nel peggiore dei modi il tradimento di suo marito Harry (Alan Rickman), ammaliato dalle spregiudicate attenzioni della collega di lavoro, Mia (Heike Makatsch).
Suo fratello intanto, David (Hugh Grant), è diventato Primo Ministro, e presto si scontrerà con il presidente degli Stati Uniti (Billy Bon Thornton), colpevole di egoismo politico e predatore senza scrupoli anche nei confronti della sua segretaria, la dolcemente sboccata Natalie (Martine McCutheon). Grande amico di Karen è Daniel (Liam Neeson), colpito da un tragico lutto coniugale. Come se la situazione non fosse già abbastanza complicata, dovrà anche occuparsi del figliastro Sam (Thomas Brodie-Sangster), alle prese nel frattempo con la sua prima cotta, per la bella Joanna (Olivia Olson), e deciso a fare di tutto per conquistarla, anche a imparare (...) a suonare la batteria e far vedere i sorci verdi alla sicurezza aeroportuale.
Tra il mondo adulto e quello fanciullesco, spazio anche ai giovani a cominciare dalle nozze di Juliet (Keira Knightley) e Peter (Chiwetel Ejiofor). Testimone di quest'ultimo è Mark (Andrew Lincoln), segretamente e perdutamente innamorato della fanciulla ma mai fattosi avanti proprio per rispetto dell'amico e pertanto arrivando a fingere che le stia antipatica. Amico in comune, lo sgangherato Colin (Kris Marshall), deciso a lasciare la terra d'Albione e partire per gli States per mero interesse di conquiste con l'altro sesso. A chiudere il cerchio, lo sfortunato Jamie (Colin Firth), anch'esso deluso dall'amore e in partenza per il Portogallo dopo aver sorpreso la moglie col fratello, e Sarah (Laura Linney), da sempre innamorata di Karl (Rodrigo Santoro) ma bloccata dai problemi col fratello malato di mente.
A dir poco esilaranti invece, l'incontro tra John (Martin Freeman) e Judy (Joanna Page), entrambi controfigure in film porno e finalmente decisi ad avere un vero appuntamento con i vestiti indosso. Tanto impeccabile ed elegante il commerciante da Harrolds, Rufus (Rowan Atkinson), quanto sbandato e alla disperata ricerca del successo perduto con un "ruffiano" singolo natalizio, l'ex-rock star Billy Mack (Bill Nighy). Alla fine però sarà lui a vincere la gara per il singolo natalizio più venduto contro l'ennesima boyband, e sarà allora che capirà che la sola persona con cui voglia passare il natale non è chissà quale super modella, ma il suo manager obeso Joe (Gregor Fisher).
Tra le storie d'amore natalizie, Love Actually - L'amore davvero (2003, di Richard Curtis) occupa un posto speciale. La pellicola apre e inizia in aeroporto, nella sala degli arrivi. Un posto dove d'amore ce n'è a bizzeffe. Già nella normalità, figuriamoci poi a ridosso del 25 dicembre. Sono tutti lì, ad aspettare di vedere il proprio/a amato/a uscire dalla porta automatica che separa i viaggiatori dal resto del mondo. E quando finalmente occhi e cuore si sintonizzano sulla stessa lunghezza visiva, l'emozione rompe gli argini lasciandosi andare in tutta la più calorosa emozione, e arrivando addirittura a saltare in braccio al proprio Blairiano marito.
Trattare Love Actually - L'amore davvero (2003, di Richard Curtis) come un mero film sentimentale però, sarebbe un gravissimo errore. Se già è difficile trovare una unica scena cult in un film, qui ce ne sono almeno tre di epiche, a cominciare dall'ormai mitico balletto "politico" al ritmo di Jump (for My Love) delle Pointer Sisters concluso con un flagrante imbarazzo ma ovviamente contenuto in perfetto British style. La lezione di etica dello "zio" Billy poi, è il degno colpo da KO alla finta moralità delle emittenti televisive. A dir poco struggente e romantica infine, la dichiarazione d'amore "Dylaniana" di Mark a Juliet davanti alla porta della ragazza, il cui sincero manifestarsi però, lo farà ripartire verso una nuova e più soddisfacente direzione.
In tutto questo oceano sentimentale, altra indiscussa protagonista è la città di Londra. Una signora dolce e sensuale come solo certe metropoli sanno apparire illuminate dalle luci natalizie. Non è la City spietata di economie stritola-mondi né la città decadente del punk anni Settanta. Siamo agli inizi del terzo millennio e almeno per una volta (l'anno), i suoi oltre otto milioni di abitanti sembrano essere accomunati da un unico desiderio: sentirsi amati e ritrovare la stessa persona vicino a noi anche il giorno dopo, e poi ancora un altro, e ancora, ancora e ancora.
"Love Actually parla del cuore pulsante di Londra. Puoi sentirlo nelle strade, nelle vetrine dei negozi, e nelle piste di pattinaggio" racconta Carmela Oriolo, grande appassionata del mondo anglosassone nonché docente di lingua inglese a Corigliano Calabro (CS), "Ovunque ti giri è un tripudio di colori e luci capaci di renderti felice anche se sei triste o perso dentro. Il Tower Bridge, il London Eye (la ruota panoramica), i taxi, i double-decker (autobus rossi a due piani), la Tube (metropolitana). La City è l'atmosfera ideale. Love Actually è un rimpianto per ciò che era e una speranza per quello che sarà. Questa è la chiave, questo è proprio quello di cui abbiamo bisogno. Speranza per un futuro migliore incarnato in un Primo Ministro giovane e all'avanguardia. L'amore è anche divertente e soprattutto tenerezza. Non vedo l'ora di vedere di nuovo questo film".
Protagonisti di Love Actually, più generazioni di attori di Sua Maestà a cominciare dai premi Oscar, Colin Firth (Il diario di Bridget Jones, Il discorso del Re, Magic in the Moonlight) ed Emma Thompson, vista di recente nei difficili panni del giudice Fiona Maye in The Children Act - Il verdetto (2017, di Richard Eyre). A dir poco travolgenti Hugh Grant (Nine Months - Imprevisti d'amore, Notting Hill, Florence) e Billy Nighy (Operazione Valchiria, I love Radio Rock, Pride). Sarà un caso ma l'allora tredicenne Thomas Brodie-Sangster, qui alla sua prima incursione sul grande schermo, anni dopo verrà scelto per interpretare Paul McCartney nel film incentrato su Lennon e gli esordi dei Fab Four, Nowhere Boy (2009).
"Ogni volta che sono depresso per come vanno le cose nel mondo, penso all'area degli arrivi dell'aeroporto di Heathrow. è opinione generale che ormai viviamo in un mondo fatto di odio e avidità ma io non sono d'accordo, per me l'amore è dappertutto. Spesso non è nobile né particolarmente degno di nota, comunque c'è. Padri e figli, madri e figlie, mariti e mogli, fidanzati, fidanzate, amici. Quando sono state colpite le Torri Gemelle per quante ne so, nessuna delle persone che stava per morire ha telefonato per parlare di odio e vendetta. Erano Tutti messaggi d'amore...
Io ho la strana sensazione che se lo cerchi, scoprirai l'amore davvero è dappertutto"... e con le parole iniziali di Love Actually (2003, di Richard Curtis), possiamo ricominciare a vedercelo un'altra volta.
Love Actually, la tenera dedica d'amore di Mark a Juliet
Love Actually - Londra natalizia
Love Actually - i neo-sposini Peter (Chiwetel Ejiofor) e Juliet (Keira Knightley)
Love Actually - il roker Billy Mack (Bill Nighy)
Love Actually - Judy (Joanna Page) e John (Martin Freeman)
Love Actually - Sarah (Laura Linney)
Love Actually - il Primo Ministro (Hugh Grant) e il Presidente USA (Billy Bob Thornton)
Love Actually - Carol-Ann (E. Cuthbert), Jeannie (J. Jones), Colin (C. Iansante) e Stacey (I. Milicevic)
Love Actually - Aurelia (Lucia Moniz) e Jamie Bennett (Colin Firth)
Love Actually - papà Harry (Alan Rickman), mamma Karen(Emma Thompson) e figli
Love Actually - la dedica di Mark (Andrew Lincoln) a Juliet (Keira Knightley)
Love Actually - il biglietto d'auguri inviato da Natalie al Primo Ministro
Love Actually - l'incanto della City popolana sotto natale
Love Actually - la dolce Natalie (Martine McCutcheon)
Love Actually - la piccola Joanna (Olivia Olson) canta "All I want for Christmas is you"
Love Actually - Daniel (Liam Neeson) sprona il figliastro Sam (Thomas Brodie-Sangster)...
Love Actually - ... la cui risposta non lascia dubbi sulle sue giovanissime e amorose intenzioni!
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