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giovedì 12 aprile 2012

Diaz, io ritornerò nella vostra pirite

Diaz, Don't clean up this blood  (2012, di Daniele Vicari)
Genova, 21 luglio 2001. Sono i giorni del G8. I reparti mobili della Polizia di Stato pestano senza pietà giovani attivisti. Diaz - Don't Clean Up this Blood.

di Luca Ferrari, ferrariluca@hotmail.it
giornalista/fotoreporter – web writer

Venerdì 13 aprile è il giorno della visione della “più grave sospensione dei diritti democratici in un paese occidentale dopo la II Guerra Mondiale”, come seppe scrivere con coraggio Amnesty International. Una calda estate a Genova, quella del 2001. Oggi il regista Daniele Vicari e il produttore Domenico Procacci aprono i riflettori sui famigerati comportamenti brutali delle forze dell’ordine ai danni dei manifestanti stipati in una scuola, in occasione del G8 del 2001. Venerdì 13 aprile è il giorno di Diaz - Don't Clean Up This Blood (2012).

Ciao dittatori, voi ignobili che non volete sentire contradditori. Crederete anche che al buio non si distingua nulla. Crederete ancora che l’omertà e la paura trasformeranno in camaleonti ogni cosa. Ci avete detto parole. Avete taciuto sulle menzogne. Avete compiuto azioni improbe. Quale morte si merita la verità? Stando alle vostre azioni, proprio nessuna. La politica non è diversa dalla guerra. Adesso è già tempo di quegli sguardi commossi. Adesso è già tempo per stringere le spalle dell’altro e dimostrare che tutti abbiamo perduto qualcosa. No, non è andata così. Non è andata così, e lo sapete bene.


Il passato come il presente. Nel 1977 l’allora Ministro degli Interni, Francesco Cossiga inviò M113 (veicoli blindati) per contrastare le manifestazioni studentesche. Otto anni dopo, nel 1985 divenne l’ottavo presidente della Repubblica. Nel 2001 i fatti di Genova. Gran parte delle resposnsabilità vennero imputate all’allora Vicepresidente del Consiglio dei ministri, Gianfranco Fini, oggi Presidente della Camera dei Deputati. Quale futuro adesso? Adesso quei signori che hanno dato il permesso di usrae la violenza si ergono a paladini della libertà.  Il ciclo dell’orrore non si risparmia. Siamo tutti sospesi dinnanzi alle azioni di chi sa solo brandire. Le fronde oltranziste non si schierano da nessuna parte ma solo in cerchio per tutelare il neo potentato

Lo sfregio totale è stato il bisogno del comando. La notte sta uscendo da una finestra proprio quando bugie prefabbricate stavano cementificando un altro clone. Emergenze. Esigenze. Avvoltoi setacciano formicai. Nessun paradiso in lista d’attesa. Il sangue vomitato dagli occhi ha reso la comunicazione un resoconto di muri scrostati. Eccomi, sono solo il primo di quelli che dovevano tornare.

Il trailer di Diaz - Don't clean up this blood

Diaz, Don't clean up this blood  - il giornalista Luca Gualtieri (Elio Germano)
Diaz, Don't clean up this blood  - la polizia pronta a colpire

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