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domenica 29 marzo 2020

Coronavirus? Tutti a casa!

Léon - L'infuriato sicario Stansfield (Gary Oldman)
Coronavirus? Bisogna restare a casa, soprattutto noi veneti. E il "Léon-iano" Stansfield (Gary Oldman) vi chiarisce il concetto... insieme alla DOLiWOOD Films.

di Luca Ferrari

Post in dialetto "pseudo-veneto." Ghe se ancora una manega de sciopai ke i no ga capio un casso de sto cancaro de coronavirus. Eo ga ditto tutti, dal Brugna al beccher, ma niente. A Venessia e in Veneto xe pien de beccannassi che i ga da star (con la erre de Casteo, ndr) e uscir solo se i ga da 'ndar a toler kalcossa da magnar e bevar, parché i sta mal, par lavorar o se i ga da 'ndar da so mare/so pare se i non se boni de uscir, e sempre con l'autocertocasion. Eora, non ve go convinto? Ok, ero ve mando il mio sicario. Il suo nome è Norman Stansfield (Gary Oldman). Non ha né pazienza né gentilezza. Per informazioni chiedere a Léon di (1994, di Luc Besson)... e la DOLiWOOD Films.

Léon in versione DOLiWOOD Films

giovedì 26 marzo 2020

Quo vado? tutta la vita

Quo vado? - Checco Zalone
26 marzo, la giornata ideale (natale) per rivedersi Quo vado? (2016, di Gennaro Nunziante) con un travolgente Checco Zalone, deciso a tutto pur di conservare il posto fisso.

di Luca Ferrari

"Con l'unghietta incarnita/ Eri invalido tutta la vita/ ... Yeeeeeeeeeeeeeeeeeeee ... La prima Repubblica non si scorda mai, la prima Repubblica, tu cosa ne sai."

Sballottato su e giù per tutta Italia pur di tenersi l'agognato posto fisso, Checco Zalone finisce perfino al Circolo Polare Artico ma alla fine sarà lui averla vinta sulla spietata tagliatrice di teste,  Dott.ssa Sironi (Sonia Bergamasco), riottenendo il suo amato e comodo lavoro davanti casa. La rivoluzione potrà averla vinta su tutti, ma non su di lui e il suo angelo custode, l'On. Binetto (Lino Banfi), alfiere di quella tradizione italiana della raccomandazione lavorativa. Riottenuta dunque la sua mitica scrivania e dopo aver ricevuto la prima telefonata, Zalone si lancia in una performance canora degna di un superpapà "sole-a-catinelliano." Questa però è l'era di Quo vado? (2016, di Gennaro Nunziante).

Ci sono film che lasciano il segno a livello cinematografico e personale. Dopo aver scoperto Zalone in uno dei peggiori momenti della mia vita professionale e nonostante ciò essere riuscito a ridere di gran gusto con Sole a catinelle (2013, di Gennaro Nunziante), il successivo è andato ben oltre (botteghino incluso), quando trascorsi la mia prima vacanza con mio figlio di pochi mesi. Se nella sua avventura Zalone andava a Bergen, in Norvegia, il mio aereo mi stava portando a Helsinki, in Finlandia. Durante il volo di andata io e la mia dolce metà ci guardammo sul portatile Quo Vado? Il caso ha poi voluto che oggi, giovedì 26 marzo 2020, Quo vado? (di Gennaro Nunziante) venga trasmesso sul piccolo schermo. Proprio oggi che quella piccola creatura compie tre anni.

Checco Zalone canta "La prima Repubblica" in Quo vado?


In aereo con Checco Zalone e Quo vado? © Luca Ferrari

cineluk brinda con Bastardi senza gloria

Bastardi senza gloria - il tenente Hicox (Michael Fassbender) e il maggiore Hellstrom (August Diehl)
Tre come i bicchieri ordinati. Tre come le dita mostrate senza pollice. Tre come gli anni compiuti per iniziare ad apprezzare Bastardi senza gloria (2009, di Quentin Tarantino).

di Luca Ferrari

I bastardi al servizio del tenente Aldo Raine (Brad Pitt) detto l'Apache sono a Parigi, pronti per mettere in atto l'uccisione di Adolf Hitler e l'alto comando nazista. A loro intanto, si è unito il collegamento dei Servizi Segreti britannici, tenente Archie Hicox (Michael Fassbender). Insieme al tenente Hugo Stiglitz (Til Schweiger) e il caporale Wilhem Wicki (Gedeon Burkhard) si sono appena incontrati con la spia infiltrata, l'attrice Bridget Von Hammersmark (Diane Kruger) per mettere in atto il piano. Nel luogo prescelto però, un imprevisto delle SS è lì nascosto e in agguato.

Complice l'accento poco riconoscibile di Hicox che poi spiega provenire dal Piz Palü, il maggiore delle SS, Dieter Hellstrom (August Diehl), si avvicina al tavolo, minaccioso e insospettito. In principio sta al gioco ma la puzza di spia è forte e per quanto il suddito di Sua Maestà sia un esperto della cultura tedesca, scivola sulla classica buccia di banana e ordina tre bicchieri di scotch con indice, medio e l'anulare al posto del pollice. Un dettaglio che non sfugge a Hellstrom. E non basta alzare la voce per brindare a mille anni di Reich tedesco per celarsi, la copertura è saltata e ciò che sta per succedere, è un pezzo di storia della settima arte.

Anche cineluk intanto fa il suo brindisi. Non ovviamente al Reich, ma a qualcuno di speciale. 


Bastardi senza gloria, la scena del bar

Bastardi senza gloria - il maggiore delle SS, Dieter Hellstrom (August Diehl)

venerdì 20 marzo 2020

Ve lo chiudo io un occhio... se non state a casa!

Giacomo Poretti, portinaia nel condomino dei I corti di Aldo, Giovanni e Giacomo
A mali estremi, estremi rimedi. Per tenere la gente a casa ci vorrebbe la sig.ra Debora (Giacomo Poretti), inflessibile portinaia nel condominio dei I corti di Aldo, Giovanni e Giacomo.

di Luca Ferrari

"Signora Debora, è arrivata posta per me?" domanda il condomino Aldo Baglio. "Non si saluta intanto", risposte stizzita la portinaia Debora (Giacomo Poretti), "che cosa sono, meno del suo zerbino? Un po' di rispetto per la portinaia!" - "Signora Deborah, posso portare la bici nel cortile?" chiede allora un altro condomino, Giovanni Storti. "La bicicletta in cortile dovrebbe saperlo, il regolamento lo vieta espressamente" risponde allora la dipendente dello stabile. "Chiudiamo un occhio", replica allora lui. "Ah ah, glielo chiudo io un occhio a lei" replica imbufalita e agguerrita più che mai la portinaia. Dalle risate dello spettacolo I corti di Aldo Giovanni e Giacomo (1996), alla più tragica delle realtà.

La comicità del trio Aldo, Giovanni e Giacomo è sempre stato un toccasana per l'anima appesantita. Ma se nella dimensione teatrale e/o comunque dello sketch a breve durata restano ancora protagonisti di prim'ordine, sul grande schermo la verve si è un po' affievolita e i loro lavori migliori sono ancora quelli dei primi tempi, su tutti Tre uomini e una gamba (1997), Così è la vita (1998) e Chiedimi se sono felice, tutti co-diretti da Massimo Venier e con la presenza di Marina Massironi. Primo spettacolo interamente realizzato dal trio, I corti di Aldo Giovanni e Giacomo è ancora oggi una divertente sequela di gag, tutte reperibili su Youtube e ancor più godibili oggigiorno in questi tempi di quarantena.

Italia, marzo 2020. Il coronavirus non attenua la sua mossa mortale ma ancora in troppi non ne comprendono la pericolosità. Gente che va in allegra scampagnata. Novelli-Rocky Balboa che si mettono a fare jogging la notte perfino in gruppo. Nei social è tutto uno spronare al "restare a casa" ma la sola realtà in circolo è che la vita quotidiana si sta facendo sempre più grave e difficile. I moniti e le restrizioni fino a ora non sono ancora riusciti a chiudere tutti a casa. Evidentemente si crede ancora sia una esagerazione o chissà quale piano complottistico-massonica. La verità è un altra: ci stiamo ammalando e la gente sta morendo. E allora, un po' di maniere forti con certi irresponsabili non guasterebbe. Signora Debora, ci pensa lei a far rispettare le regole?

La signora Debora e i suoi due condomini,
I corti di Aldo, Giovanni e Giacomo

Giovanni Storti e Giacomo Poretti, condomino e portinaia nei I corti di Aldo, Giovanni e Giacomo
Giacomo Poretti e Aldo Baglio, portinaia e condomino nei I corti di Aldo, Giovanni e Giacomo

giovedì 19 marzo 2020

Festa del papà, oltre la magia

 Cinecolazione del 19 marzo con Onward - Oltre la magia e Best Movie © Luca Ferrari
Con la preziosa complicità del mensile Best Movie, un augurio di buona festa del papà a tutti insieme al nuovo film Pixar, Onward - Oltre la magia (2020, di Dan Scanlon).

di Luca Ferrari

In questi ultimi (pochi) anni la festa del papà ha assunto un carattere speciale per cineluk - il cinema come non lo avete mai letto, che ha prontamente risposto con sinceri e selezionati articoli a tema. Abbiamo iniziato con la sincera gioia del neo-papà Peppone, proseguendo con un racconto-recensione di fiaba e storia umana sulle orme del L'Era Glaciale. Una nuova tappa dunque insieme alla magia animata de Il Piccolo Principe fino alla straziante scena del film Mary Poppins, quando Mr. Banks, dopo aver salutato amorevolmente i propri figlioli, si avvisa mesto e solo verso l'amaro destino del licenziamento.

19 marzo 2020, una nuova Festa del Papà è pronta a iniziare. In attesa che riaprano le sale cinematografiche, mi godo la dolcezza dell'attesissimo nuovo film PixarOnward - Oltre la magia (2020, di Dan Scanlon) la cui data di uscita è stata (al momento) posticipata al 16 aprile, e che vedrà cineluk in prima fila in "piccola compagnia." Onward - Oltre la magia è la storia di due fratelli che avranno la possibilità di trascorrere una giornata con il loro papà scomparso quando erano piccolissimi. Con la dolcezza della settima arte e della mia ennesima cinecolazione, auguro a tutti i papà, i futuri padri e tutti coloro che hanno e avranno sempre nel cuore il proprio caro, una meravigliosa (cine)giornata.

Il trailer di Onward - Oltre la magia

sabato 7 marzo 2020

Kung Fu Panda 2, è pronto il piano?

Kung Fu Panda 2 - Po e i cinque cicloni sono pronti alla battaglia
Il Guerriero Dragone è pronto ad abbattere la tirannia di Lord Shen che vuole spazzare via il kung fu. Insieme a lui, i cinque cicloni. Per vincere occorre un piano, vero Po?

di Luca Ferrari

Unico. Inimitabile. Generoso e abilissimo. Il suo nome è Po, il panda scelto da maestro Ugue come guerriero dragone per . Adesso però lo aspetta una nuova sfida che lo porterà a fare i conti con le nebbie e il dolore del suo passato. A sfidarlo, il temibile pavone Shen che con l'aiuto della tecnologia vuole spazzare via per sempre dalla Cina la nobile arte del kung fu e così i loro maestri. Il dittatore sembra avere la vittoria in pugno. I cinque cicloni sono incatenati e Po è un facile bersaglio. Mai sottovalutare il Prescelto però, la situazione infatti è decisamente cambiata e sono tutti pronti per la riscossa. Che si fa adesso?

Siamo alla (quasi) resa dei conti nell'avventura "Dreamworksiana"di Kung Fu Panda 2 (2011, di Jennifer Yuh). Appesi come salami dal perfido Shen, i cinque cicloni sono stati appena liberati da Po. "Notevole, guerriero dragone. Qual è il tuo piano?" dice soddisfatta Tigre (Angelina Jolie/Francesca Fiorentini) e pronta al combattimento. "Primo passo: liberare i cinque!" risponde Po il panda (Jack Black/Fabio Volo). "Qual è il secondo?" chiede allora l'amica Vipera (Lucy Liu/Tiziana Avarista). "Francamente... non credevo di arrivare fino a qua!" risponde sincero il goffo mammifero esperto di arti marziali. "Po!", la risposta esausta-stizzita di Tigre. Come poi andranno le cose, me lo vado subito a riguardare.


Kung Fu Panda 2, la scena del combattimento fluviale

giovedì 5 marzo 2020

Piedipiatti (super), mani in alto!

I due superpiedi quasi piatti - il teppista (Ezio Marano) minaccia il finto storpio, agente Kirby (Terence Hill)
Tempi duri per la settima arte con le sale cinematografiche chiuse per coronavirus. Meglio allora non provocare Bud Spencer e Terence Hill, specie quando sono (super) piedipiatti.

di Luca Ferrari

Alza le mani, storpio! intima pistola la mano il teppista (Ezio Marano, il Faina di Lo chiamavano Trinità...) all'agente in borghese Matt Kirby (Terence Hill), mentre sta provando le stampelle del gestore del bar. Il piedipiatti sta al gioco, suscitando così la sguaiata ilarità della gang che lo sbeffeggia senza pietà, facendolo cadere e ricadere. Complice anche l'intervento del collega Wilbur Walsh (Bud Spencer), l'attenzione e le angherie si concentrano sull'omone che viene spacciato per un sordomuto... e mentecatto. Un proiettile può far paura, non allo sbirro extra-large che sarà anche muto ma non è mica scemo! Mettetevi comodi perché non accetterò che interrompiate la lettura né la visione de I due superpiedi quasi piatti (1977, di E.B. Clucher).

Tempi duri per il cinema in questo 2020. Dopo la gloria dei Golden Globe, BAFTA e premi Oscar, è arrivata l'amarezza del coronavirus, portando con sé le misure drastiche della chiusura delle sale cinematografiche in tutta Italia. Chi ha voglia di un po' di spensieratezza, può sempre affidarsi alla mitica coppia Bud Spencere e Terence Hill, capaci di venire a capo anche nelle situazioni più difficili. Da reietti e disoccupati ad agenti di polizia, eccoli prendere le difese di un umile barista (Luigi Casellato), vessato da una gang di balordi, che puntuale gli sfascia sempre il locale, ripulendolo di tutti i verdoni. Questa volta però, troveranno due clienti un po' speciali. Uno con le stampelle e l'altro sordomuto. O almeno così si presentano.

Adesso voglio immaginare l'assurdo. Una persona dotta e di cultura, che dinnanzi alla caduta di suo collega con reali problemi di deambulazione, gli possa venire in mente la scena del finto storpio di Bud Spencer e Terence Hill, ritardando così l'aiuto. O che ne so, un'amorevole figlia che nel mezzo di campagne marketing, pensi al proprio padre di recente operato agli arti, etichettandolo affettuosamente come storpio. Fantasia esagerata, eh? Parafrasando proprio I due superpiedi quasi piatti (1977, di E.B. Clucher) e le pacate parole del Capitano McBride (David Huddelston): "Beh, 18 anni nel giornalismo...". Adesso però attendo i vostri commenti, e come avrebbe detto "papà McBride": Comodi ragazzi, comodi. Non c'è nessuna fretta... SBRIGATEVI!!!!!!


I due superpiedi quasi piatti, la scena al bar

I due superpiedi quasi piatti - il finto sordomuto, agente Walsh (Bud Spencer) alle prese con la gang