Tomorrowland_Il mondo di domani - Casey Newton (Britt Robertson) |
di Luca Ferrari
Buio e disperazione da una parte. Luce e speranza dall’altra. Il futuro spaventa, certo, ma se invece la risposta (e le sorprese) fosse nella luce dell'ignoto? È difficile avere idee e seguirne le tracce quando la via più facile è quella della resa. Quale lupo allora vive dentro di voi? Vi rispondo io, anzi lascio la parola al film Tomorrowland – Il mondo del domani (2015): Quello che nutri!
Un’improbabile squadra formata dalla giovane speranzosa Casey Newton (Britt Robertson), il disilluso Frank Walker (George Clooney) e una bambina alquanto speciale, Athena (Raffey Cassidy), attraversa il tempo destinazione il futuro. O forse una realtà parallela. Un qualcosa che potrebbe essere o è già stato. La loro missione? Dare a se stessi in primis un’idea per ricominciare, e poi continuare la ricerca di quei valorosi e inaffondabili sognatori capaci di mutare il corso del mondo.
A dirigere la pellicola prodotta e distribuita dalla Walt Disney Pictures, un uomo che coi sogni e la fantasia ci sa fare. Il suo nome è Brad Bird, regista dei Pixariani Gli Incredibili (2004) e Ratatouille (2007). Il suo tocco “fantastico” si fa sentire. Dalle gote rosse di naturale simpatia di Frank per la bella Athena, alla lotta contro se stesso del maschietto ormai cresciuto al momento di abbandonare la propria navicella di tristezza e puntare diritto verso una nuova fase della propria vita (e del mondo).
All'Esposizione Mondiale del '64 il piccolo Frank (Thomas Robinson) conosce Athena. È un bambino desideroso di scoprire e inventare. C'è magia tra i due. Una magia siglata da una preziosa spilletta che lei gli consegna. Ma chi è Frank? Solo un bambino il cui padre non lo riteneva in grado di realizzare i propri sogni. Lui però reagì, e grazie anche alla sua musa ispiratrice, iniziò un’epica avventura che puntuale produrrà sorrisi e amarezze, perché nessuna vita, neanche la più incredibile che si possa immaginare, può fare a meno di fango e rassegnazione.
È allora, nei non più mirabolanti anni Sessanta ma nel terzo millennio senza più grandi ideali, che nella vita di Frank viene recapitata (è quasi il caso di dirlo) la combattiva Casey, sebbene del tutto ignara di ciò che stia accadendo. Ma non ha importanza. Lo scoprirà. Lei è lì per un motivo. È una combattente. È una sognatrice. Pur d'impedire che il padre perda il lavoro di ingegnere spaziale, ogni sera riesce a manomettere un sistema della morente NASA e così rinviare la distruzione della base di decollo di Cape Canaveral.
Al giorno d’oggi la maggioranza di quel mondo che potrebbe cambiare il corso della Storia non agisce. Usando le parole del saggio prof. Stephen Malley (Robert Redford) di Leoni per agnelli (2007), sfruttano la vostra apatia. E questi approfittatori altri non sono chi ci ha convinto che il mondo non ha più speranza, e dunque tanto vale lasciarli continuare. E invece no, non è così. Non può essere così. Casey la pensa così. Frank la pensava così. Athena, beh, lei è tornata (…) per convincere il suo amichetto ormai barbuto a riprendere contatto con i propri sogni e soprattutto la volontà, andando a dirgliene quattro direttamente all'ambiguo David Nix (un Hugh Laurie lontano anni luce da reminiscenze Dottor-Housiane).
E ora tocca al sottoscritto. Esco dai ranghi del mero racconto-recensione perché Tomorrowland – il mondo del domani (2015, di Brad Bird) ti conduce per mano a confrontarti con quello che eri, sei e sarai. Chi sono io nella storia? Io sono uno di quelli che si arrende. L’ho sempre fatto e sono sempre stato di pessimo umore per questo. Allo stesso tempo però ho sempre creduto nei sogni. E quindi, quale lupo sto sfamando in questo momento? Non saprei dire le volte che mi sono sentito un predestinato, uno di quei folli che credono di avere un destino prima che una vita eppure alla fine ho sempre finito per accentare (in apparenza) il contrario.
Posso solo dirvi che da tempo “sognavo” di vedere un film speciale al cinema e poi andare a sedermi in un localino di mio gusto e lì scrivere la recensione. Subito. A caldissimo. Con l'animo ancora infiammato dalla visione. È finalmente accaduto. Eppure tutto sembrava far presagire il contrario. Sovrastato da stanchezza e pensieri, a poche ore dalla presunta visione di Tomorrowland – Il mondo di domani, avevo già deciso di andarci un altro giorno. Poi, una serie di “coincidenze” e la decisione di andare.
E forse non è un caso che mentre mi avviavo a realizzare qualcosa di così piccolo (ma per me così importante), per la prima volta qualcuno ha notato sul mio laptop un adesivo di una piccola (e magica) cittadina del Nordovest americano, celebre per aver fornito a Steven Spielberg la scenografia naturale per un’epica avventura di ragazzini di cui tra pochi giorni ricorre il trentennale. Un uomo che veniva esattamente da lì, Astoria (Oregon). E per voi questo non è un segno?
E ora mi sento quasi a disagio per quello che avevo pensato prima di cominciare questa avventura. Forse perfino a me spaventa realizzare ciò che vorrei vedere ogni giorno nella mia vita. No, non pensate che da adesso ogni mattina per prima cosa lascerò il mio sguardo vagare nel cosmo pieno di ottimismo (anche se prendere certe sane abitudini male non fa, ndr). Giorno dopo giorno è certo ci resterò sempre più male ogni volta che uno sforzo della mia vita non produrrà ciò che desidero.
Intanto però sono qui, a divorare qualcosa di sfizioso con il pc portatile aperto a scrivere di Tomorrowland – Il mondo di domani. E magari nella mia forsennata ricerca di realizzare i miei sogni più folli, ispirerò qualcuno perché trasformi in realtà i propri.
Tomorrowland_Il mondo di domani - la scaltra Athena (Raffey Cassidy) |
Tomorrowland_Il mondo di domani - il piccolo Frank Walker (Thomas Robinson) |
E dopo il film, subito a scrivere la recensione magiucchiando un Dakota Burger all'Old Wild West di Venezia, "spulciando" anche Best Movie © Luca Ferrari |
Tomorrowland_Il mondo di domani - David Nix (Hugh Laurie) e Frank Walker (George Clooney) |